C'è un giallo nelle pagine dell'ordinanza di custodia cautelare del Gip Maria Paola Tommaselli: i big della politica sono stati davvero spiati? Sembrerebbe di no, ovvero non si sarebbe andati oltre ad un tentativo su larga scala però non riuscito. Sarebbero infatti 18327 le email che Occhionero ha «adescato», ma solo 1793 tentativi sono andati a buon fine. Carpendo alla fine solo 29 password: quelle di qualche parlamentare come Sergio De Gregorio o Stefano Caldoro e dell'ex ambasciatore italiano in Messico. Il nome più noto? Monsignor Ravasi, colpito in due pc. La verità nasce dalla pagina 14 dell'ordinanza che in un primo tempo non era stata allegata (altro giallo).
Dunque Draghi, Monti e Renzi non sarebbero stati spiati: l'ex premier ha ricevuto due mail con il malware ma non le ha mai aperte. E comunque l'attacco avrebbe funzionato solo su piattaforma Windows e dunque iPhone a Mac sarebbero stati comunque al sicuro. Così come promette Apple.
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