"La nostra prima regola è il rispetto. Poi preparazione e senso di iniziativa"

Il generale di Brigata Cittadella comanda in Lombardia e Trentino

"La nostra prima regola è il rispetto. Poi preparazione e senso di iniziativa"

«Cosa raccomando ai miei uomini al momento di prendere servizio? Per prima cosa il rispetto verso la gente. È proprio per la sicurezza dei cittadini che noi ci siamo sempre». Il generale di Brigata Michele Cittadella dal giugno del 2017 è al comando del Raggruppamento Lombardia-Trentino Alto Adige di Strade sicure.

Quanti uomini e donne dipendono da lei?

«Attualmente sono circa 900 gli uomini e le donne alle mie dipendenze che operano in Lombardia e Trentino Alto Adige, garantendo il presidio del territorio attraverso un dispositivo che comprende pattuglie mobili (appiedate e a bordo di mezzi) e presidi fissi».

Quali sono le principali difficoltà e sfide da affrontare in una città come Milano?

«La città di Milano presenta caratteristiche connesse a vari fattori: il tessuto urbano e quello socio-culturale, di cui è necessario tenere conto nello svolgimento della nostra attività. Inoltre, i nostri soldati hanno la consapevolezza di doversi confrontare con situazioni di varia natura che vanno affrontate facendo ricorso alla preparazione professionale, ma anche a uno spiccato senso dell'iniziativa e a una forte determinazione. Così da garantire alla cittadinanza una adeguata situazione di sicurezza».

Quali sono i problemi che incontrate, e le soluzioni adottate, nell'adattare un assetto nato per i teatri di guerra all'ambiente urbano?

«Come dicevo, le situazioni che siamo chiamati ad affrontare in una metropoli come Milano sono molteplici e variegate. Il personale conduce uno specifico e intenso addestramento mirato all'operazione Strade sicure che consente di acquisire una vasta gamma di capacità da sfruttare al momento opportuno. Trattandosi di professionisti, ogni capacità acquisita arricchisce un bagaglio di conoscenze da mettere a frutto in un ambiente urbano particolare qual è quello di una metropoli dei nostri tempi».

Come crede che sia percepita dalla popolazione la presenza dei soldati nelle strade?

«Una delle cose che maggiormente mi hanno colpito sin dal primo giorno in cui ho assunto il comando è stata proprio la constatazione di quanto i cittadini ci siano vicini e soprattutto di come non perdano occasione di mostrare gratitudine per l'attività svolta dai nostri soldati.

La nostra presenza sulle strade, negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e metropolitane ritengo abbia accresciuto da parte della popolazione la percezione della sicurezza. Capita quotidianamente alle nostre pattuglie di essere avvicinate per un semplice grazie. È una delle più grandi soddisfazioni per il lavoro svolto».

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