La nuova città verde del patto Pd-Sala tra sogni e ombre ."E zero case sfitte"

Il sostegno legato all'edilizia popolare e alla cessione dello stadio di San Siro

La nuova città verde del patto Pd-Sala tra sogni e ombre ."E zero case sfitte"
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Un modello di città veramente ambientalista e di sinistra. È questo che il Pd, principale azionista della maggioranza del sindaco Sala, ha chiesto in cambio del sostegno all'attività di governo per i prossimi 180 giorni. Per far fronte a quella che gli stessi dirigenti Pd hanno definito "un'emergenza politica" e per rafforzare il consenso attorno al centrosinistra serve un cambio di rotta, che chiedono con forza anche gli ambientalisti. Non solo per salvare la faccia del partito, ma anche per "fare qualcosa di sinistra" come direbbe Nanni Moretti.

Ecco dunque i punti programmatici per la nuova Milano: sono due le parole - equità e diritto all'abitare - che stanno dietro alla questione della casa. Diverse le leve che si possono usare: lo sviluppo del piano casa, che significa la realizzazione di 10mila alloggi a 80 euro al metro quadro annuo di affitto che il Comune ha lanciato con i primi due bandi.

Il programma prevede che il Comune metta a disposizione aree pubbliche e in cambio i privati costruiscano alloggi da affittare. E il lancio di un patto tra privati, sindacati e istituzioni per smuovere il mercato privato. La proposta che la consigliera Pd Carmela Rozza (un passato nel Sunia) sta portando avanti in Regione Lombardia è la costruzione di un asse di garanzia tra pubblico, ovvero Comune e Regione, proprietari di appartamenti sfitti, sindcati e datori di lavoro per agevolarli nel mettere la propria casa a disposizione di medici e infermieri (come da odg in Regione).

In questo caso le istituzioni si occupano di vigilare sul contratto di affitto (ovvero garantire che dopo il tempo prestabilito l'inquilino lasci senza creare problemi al proprietari di casa) in cambio di un canone calmierato. Parallelamente la costruzione di un fondo di garanzia per dare certezze economiche e tutelare appunto i padroni degli appartamenti. In questo modo si cerca di aprire un "mercato calmierato".

Altro punto che va sempre sotto l'ombrello dell'abitare riguarda le case popolari sotto la giurisdizione del Comune, ovvero quei 28mila alloggi gestiti da MM. Il Pd da tempo chiede "zero case sfitte". Attualmente gli alloggi occupate abusivamente sono meno di 500 (erano 1700 nel 2015 quando la gestione è passata a MM) cui si aggiungono 2.500 alloggi sfitti da recuperare e assegnare. L'obiettivo della municipalizzata è recuperare oltre 700 alloggi sfitti entro fine anno.

Poi la spinosa questione del verde su cui lo stesso Garante del Comune meno di un mese fa ha esortato a realizzare un Piano del verde "ambizioso" che metta "la natura al centro della trasformazione urbana". In pratica questo significa più piante, più zone alberate, a differenza di quanto fatto per esempio con la nuovissima piazza San Babila, tutta di cemento e pietra o largo Augusto, potenziali isole di calore. Così i mezzi di trasporti che devono diventare più accessibili, in particolare le metropolitane, e più efficienti a fronte delle 400mila corse cancellate nell'ultimo anno.

Una "città del popolo" poi non può prescindere dai servizi, come gli impianti sportivi, a disposizione della città e con prezzi accessibili o dei posti sufficienti in asili o centri estivi.

E il tema principe: il pgt di cambiamento e la distribuzione degli oneri di urbanizzazione sul territorio. Anche in questo caso rientra la vicenda stadio: le richieste dei dem sul nuovo impianto, che si voterà a settembre, in zona Cesarini per evitare il vincolo sul Meazza, prevedono di reinvestire gli oneri di urbanizzazione sul quartiere popolare di San Siro, una di quelle "periferie sociali" come l'ha definita qualche dirigente Pd e più verde sul quartiere.

Un nuovo pgt dovrà contenere regole chiare perché non spuntino più palazzi nei cortili e non si facciano passare nuove torri al posto di capannoni per "ristrutturazioni" in nome di 0 consumo di suolo, risolvendo quei problemi che il Salva Milano ha rinunciato a sciogliere e per far ripartire la città, con i suoi investimenti bloccati e le famiglie senza casa.

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