
C'è una nuova moda che spopola nei comuni italiani governati dal centrosinistra ed è l'approvazione di mozioni per il riconoscimento dello stato di Palestina e la concessione della cittadinanza onoraria alla relatrice speciale Onu Francesca Albanese (nella foto). Dopo la decisione del comune di Bari di concedere le chiavi della città all'Albanese, giovedì il consiglio comunale di Napoli ha approvato un ordine del giorno per conferirle la cittadinanza onoraria partenopea.
La proposta è arrivata da Rosario Andreozzi, consigliere di Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città che nel suo discorso ha affermato: "Napoli, città antifascista, non può non esprimere vicinanza alla giurista che si batte per far conoscere al mondo le atrocità di cui sono vittime i palestinesi". Il Pd locale ha invece parlato di un atto "essenziale e urgente da votare convintamente" lanciando un appello al governo italiano per riconoscere lo Stato di Palestina. Forza Italia si è astenuta sul voto, mentre Fratelli d'Italia aveva già lasciato in precedenza l'aula.
Napoli non è l'unico caso di città che vuole concedere la cittadinanza onoraria alla controversa relatrice speciale dell'Onu, la giunta di Aci Sant'Antonio in provincia di Catania ha deciso di portare nel prossimo Consiglio Comunale la proposta per una donna che, si legge nel testo, "si è distinta per essere stata una voce critica nello scenario Internazionale nei confronti di quanto sta accadendo a Gaza ai danni del popolo palestinese". Il sindaco Quintino Rocca ha spiegato "come amministrazione comunale riteniamo che sarebbe stata opportuna una presa di posizione da parte del governo nazionale". C'è chi ha fatto peggio come Dmitrij Palagi, consigliere comunale a Firenze di Sinistra Progetto Comune che lo scorso 11 luglio ha depositato una risoluzione chiedendo non solo di concedere la cittadinanza onoraria alla Albanese ma anche il sostegno alla sua candidatura al Nobel per la pace: "perché Palazzo Vecchio possa concretamente essere al fianco della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori Occupati palestinesi".
Il comune di Capena nel Lazio ha invece approvato una mozione per riconoscere lo stato di Palestina nata su sollecitazione del presidente dell'Anpi locale insieme a un appello per il rispetto del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese in cui si richiama
anche la Convenzione ONU per la prevenzione del genocidio. Non serve sottolineare l'inutilità di iniziative del genere da parte dei comuni se non per contribuire a polarizzare ancor di più il dibattito sulla guerra a Gaza.