Nuove regole contro i sequestri

Nuove regole contro i sequestri

Non sono mai storie a lieto fine. Se anche - come tutti sperano - la ragazzina sequestrata mercoledì scorso dal padre all'uscita da scuola verrà nuovamente individuata e nuovamente portata in salvo, le tracce se le porterà dietro per sempre. Nell'età in cui un essere umano ha diritto di affacciarsi serenamente all'adolescenza, la piccola ha già sopportato il trauma di essere strappata alla mamma, e portata nell'inferno siriano per tre anni. Meno di un mese fa era stata riportata in Italia, e aveva potuto finalmente iniziare la scuola. Ora l'incubo riparte. E anche se finirà, lascerà nella vittima una ferita indelebile: avrà scoperto sulla sua pelle che nessuna salvezza è mai definitiva.

Storie di figli contesi affollano da sempre i tribunali, e soprattutto quando uno dei genitori è di un'altra nazione innescano meccanismi brutali: un intero filone di processi, per esempio, riguarda i casi in cui uno dei coniugi è tedesco, perché la Germania offre asilo ai suoi cittadini che fuggono dall'Italia con la prole. Ma la storia di questi giorni a Milano si innesta in uno scenario ancora più drammatico, la tragedia che ha insanguinato il Medio Oriente. Il padre che ha rapito per la seconda volta la propria figlia non è un sospetto terrorista, non è un foreign fighter: ma ha comunque portato la ragazzina in Siria, a ridosso dei teatri di guerra dove tanti, troppi bambini italiani sono stati deportati per farne dei cittadini dell'Isis.

É ancora fresca la commozione per il ritorno di A. il bambino brianzolo che la madre, convertita all'Islam, aveva trascinato con sé nel Califfato, dove ha trovato la morte. Da tempo si lavora per salvare altri come lui. Ma la nuova vicenda costringe a interrogarsi sulla necessità di nuove regole per rendere più difficile che questi sequestri vengano compiuti. Mahler Balle, il protagonista di questo rapimento, ha trovato la strada aperta. Tutto facile, troppo facile. Non solo e non tanto all'uscita di scuola: una media non è un asilo, i ragazzini escono da soli, imparano l'autonomia.

Il problema è la libertà di movimento che Balle ha avuto dopo il rientro in Italia nonostante le accuse pesanti che pendono a suo carico, e per le quali - stando a quanto riporta l'Huffington Post - il giudice e il suo avvocato stavano già concordando la messa alla prova. Senza nemmeno che si mettesse in atto uno dei cento rimedi tecnologici, a base di braccialetti e di rilevatori, in grado di fare scattare l'allarme se si fosse avvicinato ai luoghi frequentati dalla figlia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica