Coronavirus

Nuovo boom dei sieri, ripartono le prime dosi

Ieri 92mila nuove iniezioni, 685mila dall'obbligo per over 50. Non immuni ancora 7 milioni

Nuovo boom dei sieri, ripartono le prime dosi

Chiamiamolo effetto mezzo secolo. L'obbligo vaccinale per gli over 50 dà il booster alla campagna vaccinale, mai così intensa come in questi giorni. Ieri sono state somministrate 656.889 dosi, delle quali 528.534 terze, 36.360 seconde e 91.995 prime. Ma il dati più significativo riguarda proprio i «debutti» vaccinali. Da quando, lo scorso 7 gennaio, è stato annunciato l'obbligo di vaccino per gli over 50 e del super pass per lavorare, sono state fatte in Italia quasi 685mila prime dosi. Prima del record stabilito ieri, il giorno con più vaccinazioni è stato l'8 gennaio, quando il decreto è stato pubblicato in gazzetta: poco più di 82mila prime dosi in 24 ore. La media delle somministrazioni dal 7 gennaio è di circa 76mila dosi al giorno.

Nell'ultima settimana, dal 9 al 15 gennaio, sono state somministrate in tutto oltre quattro milioni e mezzo di dosi (esattamente 4.543.522), con una media di 649.074,6 al giorno. Il record giornaliero è stato registrato lo scorso 11 gennaio, con 718.142. Per fare un confronto, durante il boom della prima fase vaccinale, tra maggio e luglio scorsi, il record erano stati i 634.630 dell'11 giugno, anche se allora due terzi delle punture erano prime dosi, perché c'era ancora una gran parte degli italiani da immunizzare.

Oggi si supereranno i 120 milioni di somministrazioni dall'inizio della campagna. Ieri infatti ci si è fermati a 119.840.779. Attualmente ci sono 48.559.112 italiani con almeno una dose, pari all'89,91 per cento della popolazione over 12, 46.867.461 italiani che hanno completato il primo ciclo vaccinale, pari all'86,78 per cento della popolazione over 12, che diventa l'87,77 se si considerano anche i 536.854 guariti da meno di sei mesi, parificati da un punto di vista del green pass. Gli italiani che hanno fatto la terza dose sono 26.626.304, pari al 67,34 per cento della popolazione eleggibile per la dose addizionale o booster che hanno ultimato il ciclo vaccinale da almeno quattro mesi. Per quanto riguarda i giovanissimi, 831.516 bambini tra i 5 e i 12 anni hanno ricevuto la prima dose, pari al 22,74 per cento della popolazione compresa in quelle classi di età, mentre 137.676 sono coloro che hanno già preso anche la seconda dose (o sono stati trattati con monodose), pari al 3,77 per cento del totale. I guariti tra i bambini sono 190.617.

Attualmente i renitenti alla vaccinazione sono 7.142.484, dei quali oltre la metà appartengono alle fasce della popolazione nel pieno dell'età lavorativa, quelle tra i 30 e i 59 anni: si tratta di 3.832.023 italiani che non hanno completato il primo ciclo vaccinale: 1.470.640 hanno tra i 40 e i 49 anni (il 16,74 per cento delle persone appartenenti a quelle classi di età), 1.249.873 hanno tra i 50 e i 59 anni (il 12,96 per cento) e 1.111.510 hanno tra i 30 e i 39 anni (il 16,36 per cento). Insomma, soprattutto trentenni e quarantenni sono molto deludenti, peggio dei ventenni, dei quali soltanto l'11,97 per cento non è vaccinato, mentre i sessantenni hanno superato il fatidico 90 per cento di immunizzati (è esente da vaccino il 9,99 per cento di essi), tra i settantenni manca all'appello il 7,72 per cento e tra gli ottantenni il 5,57.

I giovani, tra i 12 e i 19 anni, hanno completato il primo ciclo vaccinale al 76,06 per cento, ma è un dato giustificato dal fatto che hanno iniziato più tardi, quindi probabilmente hanno maggiore margine di crescita.

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