Finisce un'altra volta sotto processo il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo. Questa volta con l'accusa di diffamazione nei confronti di Roberto Speranza, di Articolo 1 - Movimento democratico e progressista. Ne ha disposto la citazione in giudizio il pubblico ministero di Roma, Nicola Maiorano.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, le accuse risalgono a un episodio che si è verificato il 23 gennaio del 2014, quando Speranza rivestiva la carica di capogruppo del Pd alla Camera. Secondo l'imputazione, durante una conferenza stampa che si è svolta a Roma, Grillo accusò Speranza di aver ritirato un emendamento alla legge di stabilità "per favorire - si legge nell'atto giudiziario - una lobby di privilegiati a seguito delle pressioni di un ex consigliere parlamentare".
Non si fece aspettare la querela di Speranza, assistito dall'avvocato Danilo Leva, che diede il via alle indagini.
La
citazione in giudizio di Grillo ha la data del 24 gennaio scorso, ma è stata notificata nei giorni scorsi alle parti. Il processo si svolgerà davanti al giudice monocratico di Roma il prossimo 3 ottobre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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