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Ocean Viking, il governo aspetta l'ok dell'Europa per il ricollocamento dei migranti

Riunione a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte ed i ministri competenti in materia di immigrazione, mentre da Bruxelles fanno sapere che alcuni paesi europei hanno dato il via libera al piano di ripartizione dei migranti: ore decisive per la Ocean Viking

Ocean Viking, il governo aspetta l'ok dell'Europa per il ricollocamento dei migranti

Sono ore cruciali per il nuovo governo sul fronte immigrazione. Dopo alcuni giorni di silenzio su una delle materie più sentite e dibattute degli ultimi mesi, da Palazzo Chigi trapela la notizia della convocazione, da parte del premier Conte, dei ministri competenti in materia.

Probabile che la discussione verta in primis sul caso della Ocean Viking, la nave dell’Ong francese Sos Mediterranée che ha a bordo complessivamente 82 migranti raccolti a largo della Libia in due occasioni diverse. Quello della nave francese è il primo caso del genere che si ritrova ad affrontare il nuovo esecutivo giallorosso.

Il vertice di questo giovedì a Palazzo Chigi riunisce all’interno della Presidenza del Consiglio il ministro dell’interno Luciana Lamborgese, quello degli Esteri Luigi Di Maio, quello della Difesa Lorenzo Guerini e quello delle infrastrutture Paola De Micheli. Da Palazzo Chigi fanno inoltre sapere che alla riunione partecipa anche il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, anche se in qualità di capodelegazione del Pd all’interno del governo.

È chiaro come una risposta sulla Ocean Viking implica anche una precisa scelta di posizione politica del Conte II in fatto di immigrazione. L’esecutivo gialloverde, dal suo insediamento fino al passaggio di consegne, ha seguito la linea indicata soprattutto dal segretario della Lega Matteo Salvini, che nel primo governo Conte occupa la carica di ministro dell’interno. L’ultima firma in tal senso Salvini la appone sul divieto di ingresso in acque italiane notificato alla Alan Kurdi, la nave dell’Ong tedesca Sea Eye. Una linea, quella dell’ex ministro, volta a proibire alle navi delle organizzazioni non governative l’ingresso in Italia, così come previsto anche dai due decreti sicurezza approvati dal primo governo Conte.

Adesso si attende di conoscere la linea del Conte II sulla Ocean Viking e quindi, come detto, più in generale sulla questione immigrazione. Il Pd, che nella riunione a Palazzo Chigi può schierare i ministri di Infrastrutture e Difesa, oltre che il capodelegazione Franceschini, nei mesi passati critica sia i decreti sicurezza che gli approcci del governo gialloverde nella gestione dei flussi migratori. Lo stesso segretario Zingaretti chiede, in fase di trattative per la formazione del nuovo governo, una discontinuità del Conte II dal Conte I.

Intanto dal canto suo l’Ong Sos Mediterranée fa sapere che per adesso non ha ricevuto alcuna risposta né dall’Italia e né dal governo di Malta. La Ocean Viking continua a navigare in acque internazionali tra Lampedusa e la stessa isola di Malta, sperando forse in positive novità da Palazzo Chigi.

Sulla questione interviene anche la commissione europea. Da Bruxelles infatti, dichiarano che nella serata di mercoledì è arrivata la richiesta ufficiale per l’avvio della procedura di ripartizione degli 82 migranti a bordo della Ocean Viking.

Una portavoce della commissione dichiara che tale procedura è partita nelle scorse ore e che diversi paesi hanno già dato la propria disponibilità ad accogliere i migranti. Possibile dunque che, una volta concordate ufficialmente le quote di ripartizione, arrivi l’ok definitivo allo sbarco della Ocean Viking.

Per adesso il governo giallorosso si muove con cautela ed aspetta il via libera dall’Europa: Conte, così come i ministri in quota Pd, sanno bene che senza poter presentare almeno un piano di ripartizione rischiano di far apparire impopolare l’apertura dei porti alle Ong.

È quindi rivolto a Bruxelles lo sguardo del governo italiano, in attesa di poter portare a casa la disponibilità degli altri paesi europei.

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