Roma - Giornata importante oggi, alla Consulta. Per due motivi. Si elegge il nuovo presidente che sostituirà Alessandro Criscuolo, dimessosi per motivi familiari, e potrebbe essere la volta della prima donna a guidare l'Alta Corte, Marta Cartabia, se non prevarrà uno degli altri candidati con maggiore anzianità: Paolo Grosssi, che sembra favorito o Giuseppe Frigo e Giorgio Lattanzi.Soprattutto, i 15 giudici delle leggi si riuniscono in camera di consiglio per affrontare una causa che riguarda l'adozione di due bambine da parte di una coppia gay. La coincidenza accende i riflettori sulla Corte costituzionale proprio mentre la stepchild adoption, viene stralciata dal ddl Cirinnà, dopo le polemiche che hanno rischiato di affossare il provvedimento.Mentre il parlamento rinuncia, dunque, a legiferare sull'adozione del figlio del partner, l'Alta Corte si prepara a dire una parola che peserà su tutti i casi futuri.La storia, che sarà esposta dal relatore Nicolò Zanon, è quella di due donne sposate negli Usai, Eleonora Beck e Liz Joffe, che chiedono ognuna il riconoscimento in Italia dell'adozione della figlia naturale dell'altra, già ottenuto in Oregon. Quando si sono trasferite a Bologna si sono rivolte al Tribunale per i minori, ma il giudice ha inviato gli atti alla Consulta sostenendo l'incostituzionalità di due articoli della legge sulle adozioni, perché non consentono al giudice di valutare, nel caso concreto, «l'interesse del minore adottato all'estero».
La Consulta potrebbe, però, dichiarare il ricorso inammissibile, come sostiene l'Avvocatura dello Stato che rappresenta il governo, perché l'adozione per le coppie gay è già possibile in Italia, per i casi speciali regolati dall'articolo 44 della legge dell'83.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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