Il Campidoglio resiste, il Comitato olimpico fa pressioni e sui Giochi del 2024 la linea continua ad essere incerta. Tanto che qualcuno ipotizza un intervento del governo, per bypassare il Comune ed avanzare autonomamente la candidatura della capitale, malgrado gli ostacoli del M5S.
«Sono rimasta con Malagò che ci saremmo sentiti dopo l'estate. L'estate non è ancora finita, ci sentiremo. Ogni discorso sulle Olimpiadi è rinviato a dopo l'incontro con lui», dice la sindaca Virginia Raggi.
Settembre è alle porte, il 17 il Cio sceglierà il vincitore e il momento decisivo sarà appunto il faccia a faccia con il presidente del Coni. Ma lei ribadisce il suo scetticismo sui Giochi. «Roma è piena di impianti sportivi comunali, circa 150, in condizioni disastrose, nelle scuole lo sport si pratica solo un'ora a settimana. E poi parliamo di Olimpiadi. Un atleta deve crescere prima di arrivare alle Olimpiadi ...».
Qualche giorno fa si dava per scontata e imminente una presa di posizione per il No della raggi. Ma poi il Comitato guidato da Malagò ha fatto sapere che risultava proprio «il contrario» e il Comune ha assicurato che «non c'è alcuna accelerazione» e la posizione ufficiale sarà espressa come concordato con il Coni «dopo l'estate».
La prima cittadina deve fare i conti con le divisioni nel suo partito, tra la linea del tutto contraria della base romana incarnata da Di Battista e Taverna e quella dei vertici nazionali che con Di Maio preferiscono evitare strappi istituzionali.
Inoltre, il Comune sa che non basterà dire No, ma bisognerà votare una delibera soppressiva di quella approvata dalla giunta Marino, con l'impegno di avanzare la candidatura di Roma. E con le tensioni in Consiglio, da stipendi ad Atac e spazzatura, la strada non sembra in discesa.
Il Coni, dall'altra parte, propaganda il fatto che al Comune farà «un'offerta irrinunciabile», cioè costi zero, tanta gloria, tanti vantaggi. Farebbe, infatti, oltre un miliardo e mezzo di investimenti per strade, trasporti e impianti e per completare la spesa di 5 miliardi arriverebbero fondi del governo in 7 anni. Oltre alle entrate di biglietti e sponsor. A sostegno di Roma olimpica 2024, poi, è in arrivo l'appello dei campioni di Rio de Janeiro.
Per rompere lo stallo Palazzo Chigi potrebbe fare una clamorosa forzatura: un ok del governo alla corsa per aggiudicarsi i Giochi, che scavalcherebbe il Comune. Sarebbe giustificata dal fatto che si tratta di un evento di rilievo nazionale e non riguarda solo la capitale ma ben 12 città. Per ospitare le partite di calcio, infatti, si aprirebbero Torino, Milano, Udine, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Palermo. E Cagliari per le regate veliche.
Forse quest'ipotesi serve solo a fare pressing sulla Raggi e i il M5S, forse no. Fatto sta che in Campidoglio sembra orientato a prendere tempo.
Oggi la sindaca incontra gli atleti delle Paraolimpiadi in partenza per Rio, con il vicesindaco con delega allo Sport Frongia. Poteva essere l'occasione per ribadire il No alla candidatura, ma ora tutto sembra davvero in discussione.
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