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Oltre mille migranti salpati dal Nord Africa. Allarme a Crotone: sbarcato un positivo

Ong di nuovo in mare tra l'indifferenza del governo. Salvini: "Porti chiusi"

Oltre mille migranti salpati dal Nord Africa. Allarme a Crotone:  sbarcato un positivo

L'invasione dei migranti è ripresa e si appresta ad arrivare ai livelli raggiunti nel periodo dei governi Renzi e Gentiloni. Nel silenzio assoluto del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, che non solo tace, ma tenta di demolire, d'accordo con la parte 5 stelle dell'esecutivo, i decreti sicurezza voluti dal collega Matteo Salvini. D'altronde, che il piano fosse quello di far ripartire la macchina dell'accoglienza lo si era capito perché la titolare del Viminale non si sta esprimendo sul fatto che la Sea Watch 3 ha caricato 165 migranti nelle ultime ore, mentre altre navi dei salvataggi sono pronte a recuperare clandestini. Da quando le Ong sono tornate nel Mediterraneo, infatti, in appena 9 giorni 1.029 immigrati sono partiti dalle coste del Nord Africa. Se il piano andrà in porto, la Lamorgese farà abolire le maxi multe alle Ong e annullerà il provvedimento con cui si autorizzava la confisca delle navi umanitarie. Cosicché i «poveri migranti che scappano dalla guerra», luogo comune ormai recitato come un mantra da pentastellati e dem, saranno liberi tornare a riempire le strutture dell'accoglienza che già, all'insaputa dei cittadini italiani, stanno guadagnando migliaia di euro. Eppure gli ultimi arrivati provengono da Tunisia, Algeria, Egitto, Marocco e Bangladesh, Paesi in cui al momento non c'è alcun conflitto bellico.

Oltretutto, Salvini rende noto che «a Crotone sono sbarcati 59 immigrati ed è spuntato un caso di Coronavirus. Porti chiusi o sarà un disastro», ammonisce.

Nel frattempo il governo, in puro stile 5 stelle, cede nave Bianchi e nave Shergat, le nuove Fremm della Marina Militare, proprio al Cairo, lasciando l'Arma di mare senza mezzi moderni che potrebbero essere utilizzati anche per pattugliare il Mediterraneo e bloccare i flussi. Una vicenda che ha mandato su tutte le furie il Cocer Marina, che ora chiede un incontro con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. I migranti arrivati spontaneamente sulle coste italiane sono stati 115, sbarcati nel giro di 8 ore a Lampedusa da otto diversi barchini. Sono stati già trasferiti a Porto Empedocle. Mentre Sea Watch denuncia il respingimento da parte di Frontex di 70 migranti verso la Libia. Anche Mediterranea Saving Humans aveva diffuso un messaggio simile parlando di «migranti riportati dove ci sono le bombe». La solita storia dei cattivi che rimpatriano chi è in pericolo di vita. In realtà, incuriosisce che meno del 10 per cento di chi sbarca in Italia sia costituito da donne e bambini. Tutti gli altri sono giovani uomini, il cui mantenimento, in periodo post Covid e di difficoltà economica, ricade sulle spalle dei cittadini italiani. Mentre chi muore davvero di fame non ha neanche i soldi per pagarsi il tragitto su un barcone.

Una storia che in pochi hanno il coraggio di raccontare e che mette in luce l'altra faccia dell'Italia, quella dei buonisti che pur di rimettere in moto il meccanismo dell'accoglienza, fanno rischiare la vita a chi prende il largo in mare.

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