«I nvolti', m'hai provocato e io me te magno». È lo spuntino anti-psicosi che Corrado Formigli ha fatto l'altra sera davanti alle telecamere di Piazza Pulita, addentando il celebre snack cinese per invitare i telespettatori a non disertare i ristoranti etnici a causa della paura da Corinavirus. L'involtino in questione era stato preparato da Sonia, nome italiano di Zhou Fenxia, frontwoman di quello che è forse il più noto ristorante cinese della capitale, Hang Zhou, in piana Chinatown dell'Esquilin. La donna in studio lamentava un netto calo dei clienti dopo il diffondersi del Corona-panico, lei che è abituata ad avere il ristorante sempre zeppo e fuori la fila di chi pietisce un tavolo. E chissà se lo gnam volante del conduttore ha garantito qualche prenotazione in più, ieri.
Lo stesso gesto ieri l'ha fatto in maniera meno «umida» Barbara D'Urso, nel corso di Pomeriggio Cinque: si è fatta portare un biscotto della fortuna, uno di quei dolcetti francamente dimenticabili serviti a fine-pasto nei ristoranti cinesi, che contiene bigliettini con messaggi in un italiano spesso avventuroso. Quindi davanti la telecamera lo ha scartato, lo ha spezzato e ne ha mangiato un pezzetto invitando i suoi telespettatori a continuare a frequentare quel tipo di locali. Arignam.
Lo spuntino scaccia-panico non è una novità. L'idea è che un gesto eclatante a favor di telecamera valga più di mille parole a tranquillizzare telespettatori che ci si immagina tremanti di terrore sul divano. Oggi virus ha il suo testimonial, ogni pandemia il suo anchorman. Qualche anno fa, era il 22 febbraio del 2006, in piena emergenza da influenza aviaria, Lamberto Sposini trasformò il tavolo del suo studio del Tg5 durante l'edizione delle 20 in una tavola calda, addentando un bel pezzone di pollo alla griglia preso con le mani, da un piatto con un bel pennuto intero. «È anche buono», dirà il giornalista, dopo qualche secondo adibito alla masticazione. Di virale in quel caso ci furono solo le immagini francamente un po' comiche anche a causa della compostezza e dell'eleganza del personaggio, tormentone da Blob.
Provocatore alimentare seriale è Giuseppe Cruciani, conduttore della Zanzara su Radio 24, che una volta mangia in diretta radio uno spezzatino di nutria per sostenere la tesi del sindaco di Gerre de' Caprioli di risolvere il problema della sovrappopolazione dei grossi roditori pappandoseli; e un'altra posta una foto a farsi beffe dei salvatori degli agnelli destinati a finire
sui menu pasquali, con tre carcasse di baby-ovini e la scritta: «Anch'io adotto tre agnellini». Giornalismo spettacolo col tovagliolo al collo, ci si mette la faccia e anche lo stomaco. Cameriere, una Tsingtao bella fredda.
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