Coronavirus

Ora è allarme per gli sciacalli dell'emergenza. Finti medici nelle case per truffare gli anziani

Le autorità: nessuno screening, non aprite a chi si spaccia per dottore

Ora è allarme per gli sciacalli dell'emergenza. Finti medici nelle case per truffare gli anziani

Attenzione a sciacalli e truffatori che cavalcano l'emergenza sanitaria. «Nessuno apra la porta a chi si spaccia per medici o infermieri - avverte ad esempio il Comune di Settimo Milanese -, la quarantena e il tampone sono procedure che hanno un protocollo definito e le persone coinvolte sono chiamate telefonicamente dalle strutture sanitarie pubbliche. Nel caso avvertite le forze dell'ordine». E la Croce rossa comunica: «Diversi comitati locali ci segnalano una truffa telefonica su finti volontari della Croce rossa che propongono test domiciliari sul coronavirus. Vi informiamo che non è stato disposto alcun tipo di screening porta a porta e invitiamo tutti a fare attenzione». Così il comitato di Lecco: «Non fidatevi di chi si presenta a domicilio per controlli e verifiche. Non esistono medici che vengono a casa vostra per fare i tamponi. Per favore avvisate tutti i vostri parenti, amici e soprattutto gli anziani». Mentre la polizia fa sapere che in «almeno due province» sono in corso accertamenti su falsi infermieri.

Episodi di questo tipo si sono verificati in molte città. A Solaro, Rosate, Binasco, Corbetta, nel Milanese, tra gli altri. A Zibido San Giacomo, dove «truffatori si fingono paramedici che effettuano gratuitamente un test per il coronavirus, con l'obiettivo accedere alle abitazioni private e derubare le persone», spiega l'Amministrazione su segnalazione dei carabinieri. Segnalazioni simili a Cremona e Bergamo. Qui finti tecnici Ats hanno mostrato falsi tesserini di riconoscimento. Il vescovo Francesco Beschi si è unito a chi lancia l'allarme.

C'è poi il questore di Torino, Giuseppe De Matteis: «Ci risultano persone che nelle ultime ore si stanno presentando soprattutto nelle abitazioni di anziani dicendo di dover fare accertamenti sanitari, ma che una volta in casa compiono furti». In città nella mattinata due coniugi ultrasettantenni sono stati raggirati. Due sconosciuti si sono introdotti in casa con la scusa di disinfettarla e hanno portato via gioielli del valore di 6mila euro. In provincia di Vercelli, ad Asigliano, un uomo non ancora identificato ha bussato alle porte di alcuni anziani spacciandosi per addetto della Croce rossa e dicendo di essere incaricato di eseguire i tamponi. «Falsi addetti delle Ats si stanno presentando nelle case millantando di eseguire tamponi con l'obiettivo di derubare le vittime. L'appello che rivolgiamo a tutta la popolazione è quello di non aprire le porte, ma di avvertire subito le forze dell'ordine», interviene l'assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia Riccardo De Corato. In Veneto, a Padova e Treviso, segnalati casi di falsi inviati di Asl 6 Euganea e Comune per «sanificare» casa e banconote o fare tamponi. Infine il tweet della Protezione civile mette in guardia: «Attenzione! Le associazioni di volontariato ci stanno segnalando tentativi di truffa da parte di finti volontari che telefonicamente o porta a porta propongono test domiciliari sul coronavirus. Il Dpc non ha dato disposizioni di questo tipo e invita tutti a prestare attenzione».

Il Codacons ha presentato esposti sulle finte analisi porta a porta alle Procure competenti.

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