"Mi auguro ci sia la possibilità di ricucire i rapporti con Forza Italia, forse già sabato in aula, ma comunque avremo modo di ricucire, c’è tanto lavoro da fare". Parlando con i giornalisti alla Camera il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, ostenta ottimismo e serenità ma nelle ultime ore il patto del Nazareno è a un passo dalla rettura. I rapporti tra Forza Italia e il Pd sono ai minimi termini. "Renzi vuole andare alle elezioni anticipate - denuncia Renato Brunetta in Transatlantico prima dell’inizio delle votazioni del capo dello Stato - ha rotto il patto istituzionale con Berlusconi, ha rotto il patto con Alfano, questo non può che preludere alle elezioni anticipate".
Brunetta si rivolge poi anche alla minoranza del Pd invitandoli a riflettere sul futuro di Renzi al governo. "Se io fossi D’Alema, Bersani, Civati, Bindi, non starei molto sereno - spiega - se si va alle elezioni anticipate che fine faranno?". La tensione è palpabile. Dopo lo strappo di Matteo Renzi sull'elezione del capo dello Stato si rischia una rottura senza precedenti. E in Transatlantico torna a tirar aria di elezioni anticipate. In merito alle accuse del capogruppo azzurro di voler andare a voto anticipato, la Boschi ribadisce che, "a livello politico, la prospettiva è il 2018". "La legge elettorale l'abbiamo fatta con loro, non è che ce la siamo scritti da soli - precisa il ministro - Forza Italia ha dato un contributo importante. L'elezione di un presidente di garanzia come Sergio Mattarella, di un garante della Costituzione, ci dà la prospettiva di arrivare al 2018".
I toni concilianti della Boschi, però, non sono condivisi da tutto il Partito democratico. C'è, infatti, chi lavora a rompere definitivamente il patto. Il sottosegretario Luca Lotti, per esempio, invita "il buon Brunetta a mettersi il cuore in pace". "Voteremo nel 2018, dopo aver fatto le riforme - dice - vogliamo farle insieme a Forza Italia, ma se Brunetta non vuole e Berlusconi seguirà il suo capogruppo alla Camera, le faremo senza Forza Italia".
Ai microfoni del Tg3, il vicesegretario piddì Lorenzo Guerini assicura tuttavia che, dal momento che "il tema del capo dello Stato non rientrava nel patto del Nazareno", resta l'impegno sulle riforme. "C’è la possibilità di tenere unito il tema delle riforme che stiamo realizzando - spiega - si tratta di aver pazienza e responsabilità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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