Coronavirus

Ora è corsa ai vaccini. Contagi in aumento, via ai reparti in Fiera

Proprio prima del Natale mezza Italia rischia di colorarsi di giallo ed arancione.

Ora è corsa ai vaccini. Contagi in aumento, via ai reparti in Fiera

Proprio prima del Natale mezza Italia rischia di colorarsi di giallo ed arancione. Oggi il consueto monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità confermerà se l'incidenza dei casi per 100mila abitanti avrà superato la soglia di 150 in media ma ci sono aree che sfiorano i 600 casi come Bolzano. All'attenzione degli scienziati la pressione sulle strutture sanitarie. I dati dell' Agenas segnalano le criticità già note in peggioramento. In Friuli Venezia Giulia il 15% dei posti letto in intensiva e il 23% in area medica è occupato da pazienti Covid. A Bolzano il 14% in intensiva e il 20% in area medica. L'ingresso in zona arancione è sempre più vicino.

Ma non sono poche le regioni ancora bianche a rischiare il giallo: il Lazio ad esempio con il 10% delle intensive e l'11% dei reparti ordinari occupati. Dati alti anche per Liguria, Marche, Valle d'Aosta e anche la Lombardia guarda con preoccupazione ai posti letto occupati dai pazienti Covid che salgono: 7% in intensiva e 13% in area medica. E il governatore, Attilio Fontana, annuncia la possibile riapertura di posti letto in Fiera.

Aumentano i contagi giornalieri nel bollettino quotidiano: 16.806 ieri con un rapporto positivi tamponi del 2,5%. Sono 72 le vittime. In aumento i ricoveri ordinari, più 50, e quelli in terapia intensiva, più 12. In totale ci sono 5.298 pazienti ricoverati, 698 in emergenza.

Dall'ultimo rapporto della Fondazione Gimbe però emerge almeno una buona notizia. Se è vero che aumentano i casi è pure vero che finalmente le prime dosi stanno accelerando. La popolazione protetta da almeno una somministrazione quindi cresce.

La curva dei contagi sulla settimana anzi è leggermente inferiore rispetto a quella precedente, più 25,1% contro il 27%. Aumentano le terze dosi, più 52,5% e soprattutto le prime, più 34,7%.

Dunque nella settimana 24-30 novembre rispetto a quella precedente si segnala un aumento dei nuovi casi, 86.412 contro 69.060; dei decessi, 498 contro 437; dei ricoveri ordinari, 5.227 a fronte di 4.597; delle terapie intensive, 683 rispetto a 560. Quindi un più 14% di vittime e un più 22% di ricoveri in emergenza oltre a un più 25% di nuovi casi.

Aumentano però anche le vaccinazioni. Le dosi booster segnano un corposo più 52,5% rispetto alla settimana precedente. Anche le prime dosi finalmente si sono velocizzate con un più 34,7% di somministrazioni. Per circa due settimane la media si era stabilizzata intorno alle 127 mila dosi ma l'ultimo monitoraggio mostra una decisa accelerazione con 168.377 nuovi vaccinati, più 31,5%. Gimbe però segnala che sono comunque ancora tanti i non vaccinati. Ci sono 2,57 milioni di over 50 considerati ad alto rischio di ospedalizzazione e all'altro estremo 1,16 milioni nella fascia 12-19 che favoriscono la circolazione del virus e mettono a rischio le lezioni in presenza. La protezione del vaccino cambia molto a seconda della fascia d'età presa in considerazione: il 97,4% degli over 80 è protetto contro il 76,6% della fascia 12-19 anni.

Stesso andamento er la terza dose: il 52,1% degli over 80 l'ha già fatta mentre soltanto il 20,2% tra i 70 e i 79 e il 16% tra 60 e 69 anni si è sottoposto al booster.

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