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Ora le Farc riprendono la guerriglia: "Noi mai sconfitti, la lotta continua"

L'annuncio dell'ala dissidente guidata dall'ex comandante Iván Márquez: "La storia registrerà perché torniamo alle armi"

Ora le Farc riprendono la guerriglia: "Noi mai sconfitti, la lotta continua"

San Paolo - In Colombia nasce ufficialmente una nuova guerriglia armata. A dare la notizia è stato nientedimeno che uno dei personaggi simbolo degli accordi di pace dell'Avana firmati nel 2016, quell'Iván Márquez all'epoca capo negoziatore delle Farc (le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia). Da oltre un anno latitante, è riapparso ieri in un video insieme ad altri dirigenti dell'antica guerriglia per annunciare «una nuova tappa della lotta per risvegliare le coscienze». Nel manifesto di 32 minuti diffuso via YouTube, Márquez ha annunciato la nascita di un nuovo gruppo armato avente come obiettivo lottare contro quello che a suo dire sarebbe «il tradimento dello Stato colombiano agli accordi di pace dell'Avana». Ovvero il fatto che «in due anni 500 leader tra uomini e donne del movimento sociale sono stati assassinati sommandosi ai 150 guerriglieri morti in mezzo all'indifferenza dello stato». Per poi aggiungere che «la modifica del testo unilaterale di accordo, l'inadempienza da parte dello stato degli impegni presi e l'incertezza giuridica ci obbligano a tornare sulle montagne». Nel video l'ex numero due delle Farc ha annunciato che cercherà di coordinare «tutti i suoi sforzi» per fondere le truppe dei dissidenti delle Farc stimate in oltre 2000 unità - con l'esercito di liberazione nazionale (Eln), il principale gruppo guerrigliero della Colombia e «con quei compagni che non ci sono arresi». Nel video insieme a Márquez appare anche Jesus Santrich che era scomparso il 30 giugno scorso e di cui gli Stati Uniti vorrebbero l'estradizione perché, dopo la firma degli accordi di pace dell'Avana, ha cercato di introdurre negli Usa dieci tonnellate di cocaina.

Gli accordi di pace hanno portato nel 2017 al disarmo di circa 7000 guerriglieri, tra cui molte donne e minori. Firmati l'anno prima con il patrocinio della Chiesa cattolica e dell'ex presidente statunitense Barack Obama, tali accordi avevano dato origine al partito politico delle Farc, non più Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia bensì Forza Comune Alternativa Rivoluzionaria, un partito formato da ex guerriglieri e ispirato al socialismo cubano ed al chavismo. Ex numero due delle Farc, Márquez che ha registrato il video in una località segreta probabilmente in Venezuela, secondo il governo colombiano, ha sottolineato come l'annuncio sia destinato ad essere «una seconda Marquetalia», ovvero il luogo storico dove 55 anni fa iniziò la lotta armata nel Paese sudamericano.

Eletto senatore nel 2018 aveva perso il suo seggio per non essersi mai voluto insediare in Parlamento dandosi alla macchia dopo un'inchiesta sul narcotraffico che aveva coinvolto direttamente suo nipote, oggi in carcere negli Stati Uniti per mafia e narcotraffico. Scomparso da oltre un anno, Márquez è ricercato dalla giustizia proprio mentre cerca di compattare le vecchie Farc con i 2300 combattenti che, secondo statistiche ufficiali, formano parte dell'Eln, gruppo terrorista oggi molto attivo in Colombia e che esercita una forte influenza alla frontiera e dentro il Venezuela con l'appoggio del governo di Maduro.

«Lo Stato colombiano conoscerà una nuova modalità operativa - ha concluso Márquez - risponderemo sono agli attacchi.

Non continueremo uccidendo i nostri fratelli di classe perché un'oligarchia senza vergogna continui a manipolare il nostro destino».

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