Ora l'Austria rimanda in Italia i migranti respinti dalla Merkel

Dal primo luglio Vienna assumerà la presidenza di turno della Ue. E già prepara il pugno duro contro gli immigrati

Ora l'Austria rimanda in Italia i migranti respinti dalla Merkel

Linea dura. Non è solo uin Italia che tira un'altra aria. Anche a Vienna il cancelliere austriaco Sebastian Kurz sta imponendo una sterzata alle misure contro l'immigrazione clandestina. Dal primo luglio l'Austria avrà la presidenza di turno dall'Unione europea ed è fermamente decisa a imporre questa linea di fermezza a tutti i Paesi membri. La ricetta, anticipata già nei giorni scorsi dal ministro della Cultura Gernot Bluemel, è semplice: aumentare i controlli alle frontiere esterne della Ue e aprire centri per i richiedenti asilo direttamente in Africa. A farne le spese sarà anche l'Italia perché, come ha messo in chiaro il ministro degli Esteri, Karin Kneissl, oltre a non volere le quote di ripartizione dei migranti, Vienna è "pronta a rimandare in Italia i profughi respinti dalla Germania".

Nei giorni scorsi l ministro dell'Interno austriaco Herbert Kickl aveva incontrato di persona Matteo Salvini per fare il punto sulle misure da adottare per dare un freno all'invasione dal Nord Africa. I due avevano messo a punto la strategia da sottoporre agli altri Paesi dell'Unione europea al minisummit di Bruxelles dedicato all'emergenza dell'immigrazione. "C'è un cambio radicale del pensiero che ha albergato in Europa fino a poche settimane fa - aveva assicurato l'austriaco - è finalmente possibile una rivoluzione copernicana del sistema di asilo". L'incontro tra i leader dei sedici Paesi europei non ha dato i risultati sperati. Il tema si riproporrà, però, a partire dalla prossima settimana quando l'Austria assumerà la presidenza di turno dell'Unione europea. Con l'obiettivo di "fare da pontiere" per "superare le divisioni interne", Vienna torna così a proporre il rafforzamento della difesa delle frontiere esterne, "soprattutto in Italia e in Grecia", per provare a salvare Schengen.

Nei giorni scorsi il cancelliere Kurz ha messo in chiaro che i migranti respinti dalla Germania saranno respinti anche dall'Austria. E quindi finiranno in Italia. "In passato ci sono già stati dei respingimenti - mette in chiaro la Kneissl in una intervista a Repubblica - li gestiremo anche in futuro".

L'Austria punta, tuttavia, a condividere col governo guidato da Giuseppe Conte il piano di protezione delle frontiere esterne dell'Ue, ma non vuole affatto sentir parlare di quote di ripartizione. Per il ministro degli Esteri è "un dibatto che non fa che alimentare le accuse reciproche e porta in un vicolo cieco. Poi si finisce per dire che gli uni sono solidali e gli altri no".

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