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Ora il Pd scende in piazza "per amore dell'Italia"

A 24 ore dalla scissione renziana, contromossa del segretario Pd Zingaretti che annuncia per ottobre una mobilitazione nazionale. "Saremo nelle piazze e nelle strade, faremo le tessere e ascolteremo con i gazebo per il bene dell'Italia"

Ora il Pd scende in piazza "per amore dell'Italia"

Rispondere alla manifestazione della Lega annunciata da Matteo Salvini per il prossimo 19 ottobre e alla scissione di Matteo Renzi mirata a indebolire il Pd. È la risposta del segretario dem, Nicola Zingaretti, che a 24 ore dall'annuncio dell'addio al Nazareno dell'ex premier annuncia su Twitter una mobilitazione nazionale in ogni angolo del Paese. "Apriamo le porte a tutte le persone che hanno voglia di cambiare. Dal 3 al 6 ottobre - scrive il governatore del Lazio - saremo nelle piazze e nelle strade. Faremo le tessere, presenteremo le nostre proposte per l’Italia, per discutere e ascoltare con gazebo e volantinaggi. Per il bene dell'italia".

Una mossa pensata, voluta e annunciata nel momento più propizio. Zingaretti non si accontenta di vedere il Pd al 22%. Percentuale destinata a scendere di 3 o 5 punti, secondo i principali sondaggisti, a causa dell'addio di Renzi. Al segretario dem non bastano i voti che potrebbero confluire da Bersani e D'Alema, il cui ritorno a casa appare praticamente certo. Ecco perché Zinga, come ha spiegato anche a "Centocittà", su Radio 1, vuole recuperare il rapporto con il Paese. Negli ultimi anni la maggior parte degli italiani, anche di sinistra, ha identificato il Pd con il partito dell'establishment, di notabili arroccati nel palazzo. "Bisogna aprirsi alla società italiana", ha avvertito Zingaretti. "Non si cambia l'Italia solo da palazzo Chigi, ma si cambia strada per strada facendo battaglie politiche e culturali", permettendo "anche una maggiore democrazia interna". Obiettivo, quest'ultimo, che si può raggiungere attraverso l'aumento della partecipazione di cittadini e militanti.

A ciò è legata la nuova campagna di tesseramento annunciata da Zingaretti, che arriva poche mesi dopo quella avviata lo scorso aprile. Ma da allora è cambiato tutto. Il Pd è tornato al governo e la grande manifestazione contro Conte promessa - e promossa - a inizio agosto da Zingaretti è sparita dall'agenda del segretario. Oltre alla mobilitazione tra il 3 e il 6 ottobre, dall'8 al 10 novembre è in programma la "Costituente delle idee" di Bologna.

Un evento in cui Zingaretti dovrà sintetizzare le proposte raccolte sul territorio durante il suo "Viaggio per l'Italia" per "riaccendere l'economia italiana, promuovere davvero la rivoluzione verde nel Paese, tornare a creare lavoro, lottare contro le diseguaglianze, investire per innovare nelle imprese, nelle infrastrutture, e nella conoscenza e semplificare l'Italia per tornare a sconfiggere le destre". Senza Renzi, ma con un Bersani e un D'Alema in più.

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