Cronache

Un ospedale in 6 giorni e alberghi requisiti Ecco il piano d'emergenza

Nel decreto fondi per assunzioni e mezzi Milano pronta a struttura-lampo da 500 letti

Un ospedale in 6 giorni e alberghi requisiti Ecco il piano d'emergenza

La guerra contro il coronavirus si è rivelata più impegnativa del previsto. Occorre potenziare sia l'esercito sia i mezzi per combatterlo. È in arrivo un decreto del governo che, nella bozza circolata ieri sera, prevede finanziamenti e assunzioni per il settore sanitario. Cento milioni di euro per sostenere il lavoro straordinario di medici e infermieri «impegnati nella lotta al coronavirus». Via libera ad assunzioni al ministero della Salute: un centinaio tra dirigenti medici, dirigenti veterinari, tecnici della prevenzione e funzionari amministrativi. Oltre 4 i milioni di euro destinati all'Istituto Superiore di Sanità per «far fronte alle esigenze di sorveglianza epidemiologica e coordinamento» del Covid-19.

E ancora 50 milioni per l'acquisto di macchinari medici e mascherine di protezione destinate al personale sanitario. Quasi 35 i milioni di euro per il potenziamento dei servizi sanitari militari e per l' acquisto delle apparecchiature per il biocontenimento. Stanziati anche 191,5 milioni per potenziare le reti di assistenza territoriale tramite accordi tra gli enti locali e le aziende sanitarie, stipulando contratti con le strutture private anche in deroga ai limiti di spesa. Sarà possibile trovare spazi per allestire ospedali requisendo alberghi o riaprendo strutture chiuse. Per i proprietari sono previsti risarcimenti che serviranno anche a dare respiro alle strutture messe a terra dal Covid-19. Si incentiveranno le aziende a produrre ventilatori polmonari ma anche mascherine, tute e tutti quei presìdi sanitari che al momento scarseggiano a causa dell'emergenza.

Ma chi gestirà questi sostanziosi finanziamenti? Le decisioni spetterebbero al commissario per l'emergenza, Angelo Borrelli se non fosse ai blocchi di partenza la nomina di un supercommissario da parte del premier Giuseppe Conte: Domenico Arcuri che avrà poteri ampi in deroga per la gestione di tutte le problematiche sanitarie conseguenti alla pandemia. Arcuri si occuperà di potenziare la risposta delle strutture ospedaliere di fronte alla richiesta di un sempre maggiore numero di posti attrezzati per terapia intensiva e sub intensiva. Avrà il potere di creare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze riscontrate. In accordo con Borrelli.

La nomina di un supercommissario è stata richiesta con insistenza dal centrodestra che ipotizzava di richiamare in patria Guido Bertolaso, ritenendolo l'unico in grado di gestire questa emergenza con la necessaria autorevolezza. Ma il premier Conte non avrebbe mai accettato di rischiare di essere oscurato da un personaggio così forte. Dunque ha preferito «commissariare» Borrelli, nominando Arcuri, il numero uno di Invitalia. Sarà lui a dover garantire la realizzazione di piani come quelli illustrati ieri da Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia. «Un ospedale nei padiglioni del Mico della Fiera di Milano che garantisca 500 posti di terapia intensiva», spiega Gallera che «può essere pronto entro 6 giorni, a patto che ci siano i respiratori e il personale». I primi passi sono già stati fatti. «Abbiamo già predisposto il progetto con la protezione civile e la Fiera».

A questa struttura provvisoria si aggiungeranno altri 200 posti di terapia intensiva nel giro di una settimana.

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