Cronaca nera

Padre, madre e due figli aggrediti da venti bulli. Il figlio disabile e la trappola della baby gang

Il ragazzino era stato derubato e la famiglia voleva recuperare la refurtiva ma è stata circondata

Padre, madre e due figli aggrediti da venti bulli. Il figlio disabile e la trappola della baby gang

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Un'altra violenza alla luce del sole, un'altra aggressione che vede protagonisti giovanissimi. Ma questa volta sono gli adulti a finire ostaggi di una baby gang. L'ultima cronaca arriva dal Bresciano, dove una famiglia è stata aggredita da un gruppo di ragazzini - gli stessi che poco prima avevano rubato una cassa acustica a un disabile. Accade tutto quando al ragazzino, che ha appena subito un trapianto di reni, viene sottratta una cassa acustica del valore di circa 400 euro. La famiglia si reca in un parco per recuperare l'oggetto rubato, ma è una trappola. I genitori e l'altro figlio della coppia, di 22 anni, vengono aggrediti da decine di minorenni - tutti tra i 15 e i 16 anni. È una babele di aggressività: non solo i «classici» calci e pugni alla testa e alla pancia ma anche mazze da baseball, coltelli, bastoni, bottiglie di vetro.

«Quando mio marito è stato picchiato con una mazza da baseball - racconta la donna al Giornale di Brescia -, anche mio figlio, che è cintura nera di arti marziali, ha dovuto soccombere picchiato da una decina di giovani». Gli stessi che ora si vantano sui social di averlo battuto dopo avergli procurato sette punti in testa con una bottigliata. Le telecamere di Marcheno - paese dell'entroterra bresciano conteso insieme ad altri paesi della Valtrompia da almeno due baby gang - cristallizzano sullo schermo scene da film. La famiglia denuncia, individuando molti dei minorenni autori delle violenze grazie ai loro precedenti, ma la spudoratezza della gang non sembra conoscere limiti: loro avrebbero chiesto alla famiglia di tornare nel paese delle violenze per restituire la cassa, in cambio del ritiro della denuncia. I carabinieri stanno monitorando il fenomeno, che in diverse occasioni ha avuto come palco naturale proprio Brescia e provincia. L'ultimo caso a marzo a Roé Volciano - sempre nel Bresciano ma in un'altra valle: la Valsabbia - dove una fermata dell'autobus è diventata il ring, decine di giovanissimi si sono trasformati in platea e il filmato di un brutale scontro a suon di coltellate tra due ragazzine si è fatto virale sui social.

Davanti agli smartphone puntati su di loro, una 15enne ha accoltellato la rivale.

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