Albania, un Paese rinato ma l'Europa è lontana

Albania, un Paese rinato ma l'Europa è lontana

A due ore di navigazione dalle coste pugliesi, l'Albania rimane di fatto un mondo distante da quello italiano e da quello occidentale in generale. Letteralmente tagliata fuori dal resto del pianeta per quasi mezzo secolo e fino al 1990 dal feroce regime comunista di Enver Hoxha, ha dovuto fare sforzi enormi per recuperare il gap abissale che la divideva dall'Europa in ogni campo: sociale, economico, politico solo per citare i principali. In Italia ricordiamo le fughe di massa verso i nostri porti dell'Adriatico a bordo di vecchie navi arrugginite dei giovani albanesi, che come ben descrisse un famoso film vedevano nel nostro Paese vicino, e di cui molti parlano la lingua - l'America. Chi non sfuggì alla drammatica miseria emigrando, visse per anni in un Paese devastato da bande armate al punto da sembrare irrecuperabile.

Ci volle l'intervento di una missione militare Onu per restituire all'Albania un minimo di vivibilità e porre le condizioni per una ricostruzione dell'economia che ha avuto i suoi rispettabili successi anche grazie al sostegno politico di un'Italia che rimane interessata a esercitare su Tirana la propria storica influenza. Considerate le posizioni di partenza, l'Albania ha compiuto in questi scarsi tre decenni passi importanti. Un'alternanza democratica tra blocchi di sinistra e di destra ha permesso un'accettabile stabilizzazione politica, e questa ha reso ad esempio possibile nel 2009 l'importante svolta rappresentata dall'adesione di Tirana alla Nato, mentre sono ancora in corso i negoziati per l'ingresso del Paese delle Aquile nell'Ue.

Gravi problemi continuano però a frenare l'avvicinamento dell'Albania agli standard europei. I due principali, la troppo diffusa corruzione e la bassa qualità del personale politico, sono interconnessi tra loro. I due partiti principali, quello socialista di Edi Rama e quello democratico (di centrodestra) oggi guidato da Lulzim Basha ma che ha avuto il suo leader storico in Sali Berisha, si accusano a vicenda di gestione illecita del potere e di legami con il crimine organizzato. L'incapacità di rispettarsi reciprocamente anche a livello personale tra i leader suscita spesso violenze di piazza, e quelle di ieri sono state le più preoccupanti anche perché sono parse organizzate dall'alto.

Rama promette di portare l'Albania in Europa, ma fa poco per sradicare la corruzione che è uno degli elementi che induce Bruxelles a

lasciare Tirana fuori dalla porta. Basha paragona Rama al dittatore venezuelano Maduro e soffia sul fuoco della rivolta popolare. Avanti così, l'Albania rimarrà il parente povero che nessuno vuole invitare alla sua tavola.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica