Palazzina esplode per una fuga di gas: muoiono in cinque

Nadia MuratoreNella notte tra venerdì e ieri, un boato assordante ha fatto tremare il piccolo paese di Arnasco seimila anime in provincia di Savona - ed un immenso polverone ha avvolto le case dei residenti in località Bezzo. Cinque morti ed un ferito grave: è questo il tragico bilancio per il crollo di una palazzina di due piani, saltata in aria probabilmente a causa di una fuga di gas gpl.L'esplosione è stata così violenta che il rumore si è sentito in un raggio di oltre dieci chilometri di distanza, mentre i detriti della casa hanno raggiunto e danneggiato una decina di abitazioni. Erano le 3,21 quando è arrivata la chiamata ai vigili del fuoco, che sono immediatamente intervenuti anche con le squadre cinofile, per scavare sotto le macerie, alla disperata ricerca di superstiti. Nella palazzina - un edificio in pietra, tipico della Liguria, costruito oltre cento anni fa, dove vivevano tre nuclei familiari - non hanno trovato scampo: Giovanni Ciliberti, 55 anni, nato a Novi Ligure - provincia di Alessandria -, Marco Vegezzi, 49 anni, nato ad Albenga - provincia di Savona -, Dino Andrei, 76 anni, nato a Prato, Edoardo Niemen, 71 anni, di Vigone - provincia di Torino - e Aicha Bellamoudden, una donna di origini marocchine di 56 anni. Miracolata un'altra donna - cinquantenne di origini sudamericane -, ricoverata in gravi condizioni al centro Grandi Ustioni di Villa Scassi a Genova. Secondo i sanitari, ha ustioni di terzo grado sull'80 per cento del corpo e le sue condizioni sono disperate. Tutti i condomini sono stati trovati nel loro letto, tranne una coppia che, ancora vestita, si trovava sull'ingresso dell'appartamento. Gli inquirenti non escludono che, senza volerlo, siano stati proprio loro ad innescare l'esplosione, magari accendendo la luce. Intanto la magistratura ha aperto un'indagine, per ricostruire e fare chiarezza su cause e dinamica dell'esplosione. Prima di tutto è però fondamentale ripulire e mettere in sicurezza l'intera area coinvolta nell'esplosione, come spiega Arturo Antonelli, comandante provinciale dei vigili del fuoco: «Abbiamo iniziato a rimuovendo i detriti con molta cautela, anche perché non è escluso che nella palazzina ci fossero degli ospiti, oltre alle sei persone già ritrovate.

Per quanto riguarda la dinamica ha concluso il comandante - sicuramente c'è stata un'esplosione, ma le cause sono ancora da verificare. Non dovrebbero invece esserci problemi per le abitazioni vicino, che non hanno subito danni ingenti, a parte finestre rotte e danni a tegole e ondulati che abbiamo già rimosso». Gli sfollati sarebbero una quindicina.

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