Coronavirus

Palazzo Chigi chiarisce: "Date riaperture senza fondamento"

Da Palazzo Chigi fanno sapere che il governo è ancora al lavoro per definire la "fase 2". Le date indicate per ora potrebbero non corrispondere al piano

Palazzo Chigi chiarisce: "Date riaperture senza fondamento"

Da qualche giorno circolano ipotesi su quando l'Italia potrà dirsi fuori dalla quarantena, ma Palazzo Chigi ha voluto specificare come quelle ventilate siano o date ipotetiche o date su cui si sta ancora discutendo.

La questione è molto sentita. C'è il piano della Salute pubblica, ma c'è pure il focus legato alla tenuta del sistema economico del Belpaese. E le decisioni da prendere in queste ore sono decisive. Di "fase 2", del resto, si parla già da un po'. E per quanto alcune Regioni sembrino intenzionate a disporre su una riapertura almeno parziale in maniera abbastanza se non del tutto autonoma, le tempistiche e le modalità che riguardano l'intero territorio nazionale non sono chiare.

Stando a quanto ripercorso dall'Adnkronos, alcune fonti di Palazzo Chigi hanno voluto registrare che "nelle ultime ore circolano numerose ipotesi, con tanto di date, sulle possibili riaperture nel Paese". Poi però arriva la specificazione: "In alcuni casi si tratta di ipotesi che non hanno alcun tipo di fondamento, in altri di ipotesi che sono ancora allo studio e quindi non possono essere in alcun modo considerate definitive". Non c'è niente di deciso, dunque. E il lockdown è ancora senza scadenza. Quella del 3 maggio, com'è noto, può essere prolungata.

Anche perché l'esecutivo risulta ancora essere concentrato sia sul "come" sia sul "quando" riaprire. Uno degli elementi che possono contribuire a coadiuvare il termine della quarantena è la diffusione a macchia d'olio dei test seriologici ma, secondo quanto riportato dall'Agi, la gara che servirà a comprare 150 mila test ha avuto inizio oggi. Possibile, dunque, che ci sia ancora da aspettare.

Qualunque sia il piano al vaglio del premier e dei suoi, le fonti di Palazzo Chigi hanno anche circoscritto il momento, spiegando come si stiano concentrando le attenzioni dell'esecutivo giallorosso:"In questo momento - si legge sulla fonte sopracitata - il governo, coadiuvato dal comitato tecnico scientifico e dalla task force di esperti sta lavorando per la fase due e solo quando avrà terminato i lavori comunicherà in maniera chiara i tempi e le modalità di allentamento del lockdown, così da dare agli italiani un'informazione certa". La calendarizzazione emersa in queste ore, insomma, potrebbe non essere quella immaginata dal premier Conte, dai ministri e dalle numerose task force.

Alla fine della nota citata, c'è anche una sorta di avvertimento legato ai rischi di dare per scontato quello che scontato non è e di prendere per vere notizie su dispostizioni attorno cui si sta ancora lavorando: "Anticipazioni, indiscrezioni e fughe in avanti - in un momento tanto delicato - rischiano di alimentare caos e confusione.

In questi momenti invece è indispensabile la collaborazione responsabile di tutti", hanno fatto sapere da Palazzo Chigi.

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