Pale e stivali di gomma Gli "angeli del fango" arrivati da tutta Italia. "Ma serve una mano". Un milione da Della Valle

Decine di volontari sui luoghi del disastro: "Aiutateci o non finiremo mai". L'Abi: "Mutui sospesi nelle aree colpite dall'alluvione". Messaggio di vicinanza della Cei, minuto di silenzio negli stadi

Pale e stivali di gomma Gli "angeli del fango" arrivati da tutta Italia. "Ma serve una mano". Un milione da Della Valle

Volontari in arrivo da tutta Italia, banche e imprenditori pronti a sostenere famiglie e aziende, appelli e vicinanza dal mondo della politica, dello sport e della chiesa. A due giorni dall'alluvione che ha causato la morte di 11 persone nelle Marche non si ferma la gara di solidarietà. Che ha soprattutto il volto di decine di ragazze e ragazzi instancabili, al lavoro per scavare, cercare i dispersi, liberare le strade dai detriti. Sono già stati ribattezzati «angeli del fango», proprio come gli indimenticabili coetanei arrivati a Firenze da tutto il Paese per aiutare la città a rialzarsi dopo la tragica alluvione del 1966. Gli angeli marchigiani si sono mobilitati in massa, «armati» di stivali e pale sono scesi nelle strade di Ostra, Sassoferrato, Barbara e molti altri Comuni della provincia di Ancona messi in ginocchio dalla forza dell'acqua. Con loro ci sono centinaia di altre persone, che progressivamente stanno accorrendo da Regioni vicine e lontane, dal Veneto come dalla Puglia. «È nostro dovere aiutare in questi momenti, le nostre case e le nostre vite sono state invase dall'acqua e dal fango, ma noi non ci arrendiamo e vogliamo tornare quanto prima alla normalità», raccontano.

«Noi - prosegue una comitiva di cinque giovani - abitiamo a Ostra paese, dove non ci sono stati danni, ma qui a Pianello abbiamo tanti amici e quindi abbiamo ritenuto opportuno scendere e venire ad aiutarli». Poi promette una ragazza, senza paura: «Noi da qua non ci muoviamo e saremo qui a spalare anche domani e nei prossimi giorni». Le fa eco un altro giovane: «Restiamo qui, ma abbiamo bisogno di essere aiutati, così non finiremo mai». L'appello di questi adolescenti, che scavano e rimuovono il fango senza fermarsi mai, non è rimasto inascoltato. Già nelle ore successive all'alluvione il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha assicurato «tutto il supporto necessario ai molti cittadini e alle istituzioni locali. Anche i nostri volontari della Protezione civile regionale si mettono a disposizione del coordinamento nazionale per dare il supporto necessario ai soccorritori».

Mentre dalla Puglia sono partiti i volontari della fondazione delle Misericordie di Andria, Canosa, Molfetta e Borgomezzanone per aiutare gli uomini della protezione civile. Instancabili sono anche i cittadini marchigiani. Come gli abitanti di Pianello di Ostra, fra i più colpiti dalla furia dell'acqua. Ieri, già dalle prime luci dell'alba, gli abitanti si sono messi al lavoro per salvare il salvabile dall'interno delle abitazioni e rimuovere i detriti nelle strade, ridotte a uno scenario catastrofico nel quale tutto è andato distrutto. E di fronte al quale banche e colossi economici non possono restare indifferenti. Così il gruppo Bper Banca ha annunciato una serie di interventi straordinari, con prestiti fino a 20mila euro per i consumatori e 100mila euro per le imprese, di durata fino a 36 mesi e con il tasso zero per importi entro i diecimila euro. In più l'Abi ha invitato le banche a sospendere i mutui delle popolazioni colpite dal disastro. Mentre uno degli imprenditori simbolo delle Marche, Diego della Valle, ha messo a disposizione della Regione un milione di euro a sostegno delle popolazioni, facendo appello a tutto il mondo delle imprese per sostenere «e aiutare in tutti i modi possibili le persone e i territori che sono stati duramente colpiti».

In queste ore anche il mondo della politica, dello sport e della chiesa sono vicini a questi territori. In tutti i campi di calcio è stato osservato un minuto di silenzio, mentre il Parma ha affrontato l'Ascoli in casa con il lutto al braccio.

Il presidente della Cei Matteo Zuppi ha espresso «tanta vicinanza e tanta solidarietà per le Marche. Vicinanza oggi nell'emergenza, ma anche l'invito a saper fare tesoro di questo perché il dolore non sia invano. Significa fare delle scelte concrete per evitare altre sofferenze».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica