Palermo rivuole Orlando, che vince al primo turno

Il sindaco uscente, sostenuto dal centrosinistra, è riconfermato. Ferrandelli (centrodestra) si ferma al 34%, fuori dai giochi il M5S

Palermo rivuole Orlando, che vince al primo turno

Palermo riconferma Leoluca Orlando sulla poltrona di sindaco. Il candidato del centrosinistra si attesta intorno al 42% e raggiunge così il suo quinto mandato. Con la recente riforma della Regione Sicilia, infatti, chi supera il 40% ottiene la vittoria senza dover andare al ballottaggio.

Il candidato del centrosinistra è stato infatti al governo della città dal 1993 al 2000 e poi è stato rieletto nel 2012. Nella sua campagna elettorale ha puntato tutto sui risultati ottenuti e sul fatto di non avere un partito alle spalle, pur essendo di fatto appoggiato dal Pd (all'opposizione negli ultimi 5 anni).

Fin dai primi exit poll, un boato festante si è levato dai sostenitori di Orlando. "Luca, Luca", hanno scandito quando il sindaco uscente è arrivato al comitato. "Credo che stiamo continuando su una strada che sicuramente è carica di futuro, dobbiamo fare altri chilometri per poter raggiungere la perfezione, ma credo che i risultati conseguiti siano stati premiati e ci spingono ad andare avanti", ha detto Orlando, "Voglio dire grazie a tutti coloro che hanno condiviso quella che sembrava una follia, un'anomalia: da Palermo, arriva un segnale molto chiaro all'intero Paese, ovvero che il mondo è cambiato. Chi non lo comprende rimane o chiuso dentro una scatola dell'apparato o in piazza a protestare senza governare"

Niente ballottaggio quindi per Fabrizio Ferrandelli (fermo al 35%), ex candidato del centrosinistra nel 2012, e ora leader del movimento "I Coraggiosi", sostenuto anche da Forza Italia, Udc e "Cantiere Popolare" creata da Saverio Romano. Ferrandelli è stato coinvolto in un'inchiesta per voto di scambio e ha avuto il sostegno pubblico dell'ex presidente della regione Salvatore Cuffaro, due circostanze che lo hanno reso obiettivo di aspre polemiche.

Fuori anche Ugo Forello (al 16%), candidato del Movimento 5 Stelle.

I pentastellati sembravano i principali avversari del sindaco uscente, ma negli ultimi mesi sono apparsi indeboliti dopo lo scandalo delle firme false per le amministrative del 2012 e la successiva indagine della procura. Su Forello sono piovute inoltre accuse per un audio di una conversazione del luglio 2016 relativo alla gestione dell'Associazione Addio Pizzo.

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