Cronache

Il Papa ai francesi: "Abusi? Condanne a morte". E mette una donna a governare il Vaticano

Suor Raffaella Petrini capo dell'organismo che esercita il potere esecutivo

Il Papa ai francesi: "Abusi? Condanne a morte". E mette una donna a governare il Vaticano

Dolore e vergogna per non aver difeso i minori: ennesimo mea culpa di Papa Francesco per gli abusi commessi da uomini di Chiesa. Dolore e vergogna per «non essere stati sempre buoni custodi proteggendo i minori che ci venivano affidati nelle nostre attività educative e sociali».

Bergoglio prende su di sé il peso delle colpe commesse da sacerdoti e religiosi. Una piaga, quella degli abusi e della pedofilia nella Chiesa, che sta investendo numerose chiese locali, da ultima quella francese.

In un messaggio indirizzato al Convegno «Promuovere child safeguarding al tempo del Covid-19 e oltre», organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII con l'Azione Cattolica e il Centro Sportivo Italiano in collaborazione col Centro per la Vittimologia e la Sicurezza dell'Università di Bologna, Francesco ricorda che l'abuso è come una «condanna a morte» per chi lo subisce e genera «crepe profonde». Da qui l'appello ad «un'azione sistematica di alleanza preventiva». Solo così, osserva il Papa, «sarà possibile sradicare la cultura di morte di cui è portatrice ogni forma di abuso, sessuale, di coscienza, di potere».

«Se l'abuso è un atto di tradimento della fiducia, che condanna a morte chi lo subisce e genera crepe profonde nel contesto in cui avviene - spiega - la prevenzione dev'essere un percorso permanente di promozione di una sempre rinnovata e certa affidabilità verso la vita e il futuro, su cui i minori devono poter contare». E questo, «noi, come adulti, siamo chiamati a garantire loro, riscoprendo la vocazione di artigiani dell'educare e sforzandoci di esservi fedeli».

In un altro intervento, indirizzato questa volta ai vescovi francesi, all'indomani di un rapporto choc che ha messo in evidenza centinaia e centinaia di casi nel corso degli ultimi 70 anni nella chiesa d'Oltralpe, il Pontefice chiede ai presuli di «prendersi cura del popolo di Dio ferito e scandalizzato». «Mentre resistete alla tempesta di vergogna e al dramma degli abusi sui minori nella Chiesa - sottolinea Bergoglio - vi incoraggio a portare il vostro fardello con fede e speranza, e lo porto con voi».

In una giornata ricca di impegni (Bergoglio ha ricevuto anche il presidente palestineseAbu Mazen), il Papa ha segnato un altro importante passo nella promozione delle donne ai ruoli di vertice nell'organigramma vaticano. E ha nominato una suora nell'incarico di Segretario generale del Governatorato, l'organismo che esercita il potere esecutivo nel piccolo Stato vaticano. Per la prima volta nella storia, infatti, il ruolo sarà ricoperto da una donna, suor Raffaella Petrini, 52enne romana. L'incarico finora era stato sempre ricoperto da un vescovo o un arcivescovo.

Delle Suore Francescane dell'Eucaristia, laureata in Scienze politiche alla Luiss e finora officiale della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, suor Petrini viene affiancata da un laico, l'avvocato Giuseppe Puglisi-Alibrandi, che diventa vice segretario generale del Governatorato.

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