Papa Francesco in Egitto per riallacciare il dialogo con gli islamici sunniti

Serena Sartini

La notizia circolava già da alcuni giorni ma era stata smentita dal Vaticano per motivi di sicurezza; il viaggio, storico, era allo studio da tempo e la diplomazia della Santa Sede era al lavoro per il dialogo con l'Islam moderato. Papa Francesco sarà in Egitto il 28 e 29 aprile. «Accogliendo l'invito del presidente della Repubblica ha riferito in un comunicato il direttore della sala stampa della Santa Sede, Greg Burke il Papa compirà un viaggio apostolico, visitando la città del Cairo». Un viaggio dal forte valore interreligioso ed ecumenico, con un profondo significato nelle relazioni con i copti e nel dialogo con l'Islam sunnita. Bergoglio ricambia così la visita del Grand Imam di Al-Azhar avvenuta lo scorso anno, il 23 maggio 2016.

Una visita, quella in Egitto, che arriva prima di quella a Fatima (maggio) e in Colombia (settembre) già confermate. Viaggio internazionale numero 17 per Papa Francesco che proprio oggi festeggia il quarto anno dall'insediamento al soglio pontificio. Quarto anche il Paese a maggioranza islamica che visiterà il Pontefice argentino, dopo Turchia e Giordania (2014), e Azerbaijan nel 2016. Di sicuro il Papa gesuita visiterà l'Università di Al-Azhar, una delle più prestigiose con cui il Vaticano ha ripreso i rapporti da poco più di un anno, espressione dell'Islam sunnita. E ora, dopo la storica visita di Giovanni Paolo II nel 2000, dopo 17 anni Francesco torna in quel luogo altamente significativo per tendere la mano all'Islam moderato.

Una visita che avviene in un Paese colpito negli ultimi mesi da numerosi attacchi jihadisti e dove i cristiani sono finiti spesso nel mirino, soprattutto al confine con Gaza. Sembra tuttavia esclusa l'ipotesi di una tappa del Pontefice nella Striscia. La due-giorni, infatti, dovrebbe concentrarsi sul Cairo.

Il portavoce vaticano Burke, ricordando i quattro inviti ricevuti da Francesco dal presidente Al-Sisi, dalla chiesa cattolica locale, dalla chiesa copta e da Al-Azhar ha indicato «i tre elementi fondamentali della visita: pastorale, ecumenico e naturalmente interreligioso» per l'incontro con l'Islam sunnita, di cui l'Università Al-Azhar è l'espressione più autorevole. Un viaggio estremamente delicato ma allo stesso tempo occasione preziosa per il Papa per condannare il fanatismo e l'estremismo religioso, in un momento in cui non si placa la diffusione del terrorismo islamico.

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