"Di Maio? Mi chiami un taxi...". Calenda sbotta in tv

Il leader di Azione ha sparato a zero contro il ministro degli Esteri e la Meloni

"Di Maio? Mi chiami un taxi...". Calenda sbotta in tv

È bastato un paragone con Luigi Di Maio a suscitare le ire di Carlo Calenda il quale, ospite di "L'Aria che tira", non ha nascosto tutto il suo disappunto alla conduttrice del programma Myrta Merlino.

"Forse sarà il movimento", dice la giornalista, "ma io mi sono goduta uno spettacolo pazzesco di Di Maio che ha fatto una conferenza stampa del tutto a sorpresa, e sembrava Calenda". Pronta la risposta stizzita dell'ex titolare del Mise alla conduttrice di La7. "Allora, se mi chiamate un taxi io andrei via. No perché Di Maio non me l'aveva mai detto nessuno", replica infatti Calenda,"Mi hanno detto che sono antipatico, che sono grasso...". Colta di sorpresa, la Merlino tenta di spiegare il senso del paragone ma viene gelata da una frase che non prevede ulteriori repliche: "Si fermi qui, andiamo oltre. La prossima domanda...".

Parlando delle ultime amministrative, poi, la giornalista analizza i risultati positivi di Azione, effettuando un raffronto con quelli deludenti dei CinqueStelle, dei quali lo stesso Di Maio si è di recente lamentato. Il ministro degli Esteri torna quindi ancora una volta alla ribalta in trasmissione, nel momento in cui si tenta di definire le prossime mosse di Azione, con la chiusura totale alla possibilità di stabilire un campo largo che preveda l'alleanza coi grillini. "Sono tre minuti che parliamo di Di Maio", sbotta Calenda, "al quinto...". "Per me Di Maio non è un interlocutore", affonda ancora commentando le parole del ministro degli Esteri, "ha preso in giro gli italiani, non è di certo un interlocutore".

Non va meglio nel momento in cui è Giorgia Meloni a divenire argomento del dibattito in studio. "Lei continua a dire 'io sono una madre, sono cristiana', e che vuol dire, fin lì siamo d'accordo tutti", commenta Calenda. "Lei però è molto paraventa, perché l'ultimo passo non lo fa mai. Mica dice quello che ciò significa, allora bisognerebbe chiederle 'che ne pensi delle coppie omosessuali'?". L'argomento, tuttavia, non coinvolge troppo il leader di Azione, che ancora una volta sbotta verso la conduttrice: "Ma poi, possiamo perdere tempo co' 'sta roba? Ma possiamo essere un Paese che discute della Meloni che dice 'sono una mamma, sono cristiana'? Ma chi se ne frega. Fai quello che ti pare".

I problemi, prosegue Calenda, sono quelli relativi all'inflazione, ai salari bassi, alla produttività al limite e alla scuola. "Non leggiamo, siamo il Paese più ignorante d'Europa e parliamo della Meloni che è una madre cristiana? Ma chi cacchio se ne frega!", lamenta l'ex titolare del Mise.

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