La goccia è stata l'uccisione dell'attentatore di Berlino proprio a poca distanza dalla sua parrocchia a Villa San Giovanni, vicino a Sesto. Ma anche le cassette delle offerte della chiesa trovate forzate.
Solo l'ennesimo episodio che alimenta il disagio per quella palazzina che sorge davanti all'oratorio parrocchiale, occupata abusivamente da una cinquantina di migranti. Il prete della chiesa Cristo Re si è fatto forza, ha preso carta e penna, ha denunciato alla polizia l'esasperazione della comunità e ha chiesto lo sgombero dell'immobile. «Sono clandestini, senza controllo e lasciati liberi di agire a piacimento» ha scritto padre Francesco Inversini al commissariato. «La gente è preoccupata perché non sa darsi ragione di quanto avviene, gli avvenimenti recenti creano sospetti e inquietudini nella popolazione. A nome degli abitanti ritengo opportuno segnalare e sollecitare un intervento delle autorità competenti per chiarire e sanare una situazione che può divenire incontrollata e generare reazioni incontrollabili».
Una denuncia che, attacca Roberto Calderoli (Lega), «forse servirà a far aprire gli occhi a chi da Roma sparla di immigrazione senza rendersi conto delle ricadute concrete e quotidiane sui territori, a chi, al Governo, quest'anno ha fatto arrivare quasi 190mila clandestini»
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