In ritardo di quasi un anno, attesissimo dai tanti che cercano una via d'uscita e un'alternativa a requisiti per il pensionamento sempre meno generosi, è finalmente partito l'Ape in versione volontaria. L'anticipo pensionistico fino a tre anni e sette mesi che si può ottenere grazie a un prestito bancario assicurato. Tutto a spese dello stesso lavoratore.
Da ieri nel sito dell'Inps, accessibile anche da telefoni e tablet, c'è il simulatore e il modulo online per la domanda di certificazione. I lavoratori che ne hanno diritto, potranno iniziare il percorso che li porterà a ottenere l'anticipo.
La platea di lavoratori che potranno accedere all'Ape volontaria è di circa 300 mila persone solo nel 2018, ha spiegato il presidente dell'Inps Tito Boeri presentando la novità. I numeri circolati fino ad oggi, ha aggiunto l'economista, sono «fuorvianti» e per questo «abbiamo sviluppato un simulatore che permetterà a tutti di valutare la convenienza, sulla base delle condizioni individuali, di questo strumento».
La platea degli interessati, «non è piccola», ha riconosciuto Boeri. Importante quindi rendere trasparenti le condizioni. L'ape volontaria «comporta anche un piano di rimborso» che «ridurrà in modo permanente la propria pensione futura», per 20 anni.
Il simulatore è consultabile liberamente, senza Pin né codice fiscale. Inserendo età, gestione previdenziale, importo della pensione, residenza, eventuali uscite come un assegno divorzile, si può scegliere quale importo mensile si vorrebbe anticipare. L'applicazione Inps quindi calcolerà la rata di rimborso che si dovrà pagare, una volta raggiunti i requisiti della pensione.
Sempre dal sito dell'istituto di previdenza, è possibile ottenere la certificazione, primo vero passo formale per ottenere l'Ape. Si può accedere al modulo solo inserendo il codice fiscale e il Pin.
Con la certificazione, l'aspirante pensionato potrà andare agli sportelli delle banche che hanno stipulato una convenzione e avviare le pratiche per l'anticipo. Un procedimento che richiede tempo. Difficile, insomma, incassare il primo assegno prima dell'estate.
L'anticipo pensionistico è previsto dalla legge di Bilancio del 2017 e sarebbe dovuto entrare in vigore già nel maggio scorso. È una sperimentazione quindi ne potrà usufruire, solo quest'anno e il prossimo, una platea definita di lavoratori. I beneficiari sono dipendenti del settore privato e pubblico e anche gli aderenti alle gestioni separate. Non alle casse autonome.
Il requisito anagrafico è 63 anni, bisogna maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi e non prima dei sei mesi. Poi servono 20 anni di contributi maturati nella stessa gestione e una soglia minima di pensione (al netto della rata di ammortamento per il rimborso) superiore o uguale a 1,4 volte il trattamento minimo, quindi intorno ai 984 euro mensili.
Il presidente dell'Inps tornato a difendere la riforma Fornero, abolirla «avrebbe effetti sul debito pensionistico attorno ai 5 punti di Pil», ossia circa 85 miliardi. Confermata l'estensione del bonus bebè anche alle lavoratrici straniere con permesso di soggiorno a scadenza.
L'estensione costerà, secondo stime Inps, 18 milioni di euro. Le nascite da donne straniere sono circa il 5% del totale, pari a 24.500. Le mamme che hanno presentato domanda che non è stata accolta, possono ora chiedere il riesame.
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