La discussione sul Def è ancora in corso. Tra le misure annunciate dal governo anche quella di allargare il cosiddetto regime forfettario delle partite Iva.
In relazione a questa novità, ci si aspetta che venga adottata una sorta di flat tax al 15%. Non sono in pochi ad aver preso la calcolatrice in mano per procedere con i calcoli di rito.
Come riportato questa mattina da IlSole24Ore, esiste l'ipotesi di risparmiare fino a 7mila euro di tasse. Come massimo possibile, s'intende. Un bel po' di soldini potenziali in più, quindi, nelle tasche di chi fattura fino a 65mila euro annui. Un consulente aziendale che riesce ad arrivare a 60mila euro, specifica il quotidiano, potrebbe beneficiare, tra detrazioni e spese, della cifra appena citata. Ma non solo. Si legge pure che "la convenienza può aumentare se cambieranno gli altri requisiti di accesso o permanenza nel forfait".
Bisognerà comprendere, dunque, quali provvedimenti saranno presenti nel testo definitivo stilato dall'esecutivo. Fino ad allora, possiamo solo procedere con delle ipotesi. Pare esserci ancora un po' di bagarre attorno agli strumenti da inserire in ausilio all'introduzione della tassa piatta. Bitonci, sottosegretario del ministero dell' Economia, starebbe vagliando la "riduzione dei coefficienti di redditività per dare un maggior peso specifico ai costi sostenuti (che per i professionisti si fermano al 22%)", che servirebbe pure ad "abbattere il reddito su cui si applica la sostitutiva al 15 per cento". Muterebbe qualcosa, quindi, anche nelle modalità di calcolo.
Ma pare che i gialloverdi sostengano anche la bontà di eliminare le barriere fisse, ora esistenti, per gli stipendi dei collaboratori e per l'acquisizione di quelli che il nostro diritto privato definisce "beni strumentali". Questo consentirebbe al regime forfettario di toccare la soglia dei 100mila euro. Ma di quale cifre stiamo parlando, nel concreto, in termini di risparmio?
Un libero professionista che fa registrare sulle proprie fatture una cifra totale pari a 40mila, viene sottolineato sul giornale diretto da Fabio Tamburini, sarebbe nella posizione di poter risparmiare fino a quasi 3mila euro. Ad altre figure, invece, questa novità converrebbe beno o non converrebbe affato. Come ai geometri che fatturano cifre inferiori ai 40mila euro: non avrebbero motivo di pagare tasse maggiorate. Perché questa sarebbe la conseguenza più diretta di un passaggio nel "nuovo" regime forfettario.
Stesso discorso valevole per gli artigiani, che vedrebbero salire il loro coefficiente di redditività.E allora a chi conviene? Agli avvocati, ai consulenti, agli informatici e ai periti. Ma per poter trarre delle conclusioni definitive c'è la necessità di attendere ancora un po'.
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