Il pasticcio Inps sui voucher mette a rischio la vendemmia

Denuncia di Coldiretti: «Boeri non rispetta la legge» Più difficile assumere 50mila studenti e disoccupati

Il pasticcio Inps sui voucher mette a rischio la vendemmia

Avvio pasticciato per i nuovi voucher. Complicati e lacunosi, tanto da mettere a rischio un intero settore, l'agricoltura. A lanciare l'allarme ieri è stata Coldiretti, ma anche Cgil, Cisl e Uil. Aziende e dipendenti hanno espresso un giudizio critico sulla circolare Inps che fornisce i primi chiarimenti sul «lavoro occasionale». Cioè il documento ufficiale che applica la legge varato dal governo per colmare il vuoto lasciato dai vecchi voucher.

L'istituto di previdenza, secondo l'associazione degli agricoltori, «non consente alle imprese agricole di poter utilizzare la comunicazione preventiva per un arco temporale di tre giorni». In altre parole, le aziende possono comunicare l'assunzione di un lavoratore solo per un giorno. La legge prevede che per l'agricoltura il limite sia fino a tre giorni. Una necessità, visto che in è più difficile programmare la durata del lavoro. Peccato che l'Inps nella circolare rinvii l'applicazione di questa parte della legge a settembre.

Risultato, sono a rischio tutte le raccolte estive «di frutta e verdura e soprattutto la vendemmia», protesta Coldiretti. Unica alternativa, caricare le aziende agricole di un altro passaggio burocratico che si aggiunge ai paletti strettissimi previsti dalla nuova legge.

I destinatari dei nuovi voucher possono essere solo studenti fino a 25 anni, pensionati di vecchiaia o di invalidità, disoccupati. «A rischio - per Coldiretti - sono opportunità di lavoro per 50mila».

Ferocemente critici, anche i sindacati, anche se con valutazioni diverse. Luigi Sbarra, segretario Generale della Fai Cisl, è sicuro che nella circolare ci sia un «errore grossolano» nell'individuazione della paga minima sui contratti d'area del contratto collettivo nazionale. Peccato che in agricoltura prevalga il contratto territoriale. Il rischio, insomma, è dare uno strumento unico per gli agricoltori della Calabria e quelli del Veneto. Sulla stessa linea la Uila-Uil. Nettamente contraria alla legge la Cgil.

Ieri il presidente dell'Inps ha illustrato le procedure e la piattaforma digitale che partirà lunedì prossimo. «Abbiamo elaborato le procedure sulla nuova disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale a tempi di record, più o meno un mese e mezzo», ha spiegato.

Nel merito, i nuovi voucher sono in realtà due veri e propri contratti. Il Libretto famiglia, quando il datore di lavoro è una persona fisica, e il Contratto di prestazione occasionale, per le aziende.

Il libretto riguarda lavori domestici, inclusi quelli di giardinaggio, di pulizia, assistenza domiciliare, ripetizioni. Il contratto di prestazione occasionale riguarda tutti gli enti di natura privata e, appunto, le aziende agricole. Esclusi i datori che abbia assunto nei sei mesi precedenti il lavoratore in qualunque forma. Escluso chi ha più di cinque lavoratori a tempo indeterminato e alcuni settori (edilizia e affini e appalti).

Ciascun lavoratore può avere fino a 5mila euro all'anno dai nuovi voucher. Ciascun datore può attivare contratti fino a un massimo annuo di 5mila euro. La durata massima è di 280 ore all'anno.

Il datore che vuole usufruire dei due contratti deve iscriversi al portale Inps, pagare una cifra che sarà poi scalata per pagare i compensi (compresi contributi, assicurazione e imposte sui redditi). Bisogna dichiarare la durata della prestazione. Le famiglie possono comunicarlo anche dopo che è avvenuta. Le aziende, almeno un'ora prima.

Anche il lavoratore deve registrarsi e indicare come vuole ricevere il compenso. In banca, su carta di credito oppure incassarlo agli sportelli postali. Il compenso minimo è di 10 euro, (8 euro per compenso, il resto di oneri e tasse).

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