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"Nel Pd niente conte interne". Ma su un sito i nomi dei pro M5S

Faida nel Pd. Spunta un documento che elenca i parlamentari favorevoli a un governo coi grillini. Ira di Franceschini e Martina

"Nel Pd niente conte interne". Ma su un sito i nomi dei pro M5S

Alla vigilia della direzione che dovrebbe decidere - quantomeno - se il partito è disposto o meno ad intavolare delle trattative con il MoVimento 5stelle sulla formazione del prossimo governo, il Pd assiste a un altro colpo di scena sul fronte, delicatissimo, degli equilibri interni. A muoversi, ancora una volta, sono molti renziani.

In giornata è stato diffuso un documento in cui si ribadisce che nella direzione di domani non vi saranno "conte interne" e in cui si ripete ancora una volta che la responsabilità dello stallo politico attuale per la costituzione di un esecutivo ricade interamente sulle spalle dei grillini e del centrodestra. Infine è importante ribadire che nel documento non si chiude al confronto ma non si transige sul "no" categorico ad ogni ipotesi di fiducia ad un "governo guidato da Matteo Salvini o Luigi Di Maio".

In calce al documento compaiono le firme di ben 77 deputati piddini su 105 e di 39 senatori su 52, compresi i capigruppo alla Camera e al Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci.

La reazione della minoranza Pd

Assai dura la reazione della minoranza interna, per bocca del ministro della Giustizia Andrea Orlando: La conta promossa dai capigruppo per non fare la conta ancora non si era mai vista", ha commentato il Guardasigilli su Facebook nella tarda mattinata.

E su un sito spuntano le liste di favorevoli e contrari

A invelenire ulteriormente il clima in casa dem spunta un tweet del ministro della Cultura Dario Franceschini, che pubblica il link a un sito che pubblica le liste dei membri della direzione, divisi in favorevoli e contrari all'apertura delle trattative con i grillini.

Tra i contrari si contano 27 renziani (compreso lo stesso Renzi), mentre tra i dialoganti ci sono otto persone tra cui Dario Franceschini, Michele Emiliano e Piero Fassino. Boschi, Madia e Fedeli fra gli esponenti di spicco che non si sarebbero ancora espressi. Tuttavia le polemiche esplose subito dopo la pubblicazione delle liste hanno portato all'oscuramento delle stesse.

Un'iniziativa, quella delle liste, duramente criticata anche dal segretario reggente Maurizio Martina: "Leggo di un sito che classifica i componenti della nostra direzione Pd sulla base delle opinioni espresse a proposito del confronto con il Movimento Cinque stelle. Siamo arrivati a questo? Voglio credere per tutti di no e mi aspetto che venga chiuso. C'è un limite che non andrebbe mai valicato". Fra i critici, oltre allo stesso Franceschini e a Ivan Scalfarotto, anche il renziano di ferro Lorenzo Guerini: "Vedo di un sito che sarebbe promosso da una persona che si definisce 'elettore del Pd' e che si esercita a differenziare le posizioni dei membri della Direzione. È un errore.

Lasciamo perdere queste cose", ha detto furibondo l'ex vicesegretario.

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