Vittoria mutilata del Pd Flop nelle regioni rosse

Crollo del Pd rispetto alle Europee di un anno fa e dove si vince si registra solo una "vittoria mutilata"

Vittoria mutilata del Pd Flop nelle regioni rosse

Il Pd soffre nelle Regioni rosse. Quando lo scrutinio è ancora in corso il centrosinistra si conferma solo in Toscana, Marche e Puglia mentre in Liguria e Umbria sembra in vantaggio il centrodestra.

Il dato più clamoroso è la Puglia dove il Pd si attesta attorno al 16%, cannibalizzato dalle liste civiche collegate a Michele Emiliano. Alle Europee di un anno fa il partito del segretario-presidente prese il 33%, mentre alle Regionali del 2010 ottenne il 20,7%. In Liguria il Pd teme il flop con la sua candidata Raffaella Paita che rischia di arrivare terza, dietro alla grillina Alice Salvatori. Se andrà bene prenderà circa il 25% a fronte del 41,7% ottenuto alle ultime Europee con una perdita, quindi, di circa 16 punti percentuali nel giro di un solo anno. Clamoroso anche il caso dell’Umbria dove il presidente uscente Catiuscia Marini rischia di perdere la poltrona a vantaggio del candidato del centrodestra Claudio Ricci, sindaco uscente di Assisi. Al momento le prime proiezioni li danno appaiati attorno al 40%, mentre cinque anni fa la Marini vinse col 57% con 20 punti di vantaggio sul suo sfidante. Il toscano Enrico Rossi, invece, viene rieletto presidente ma la sua coalizione perde 12 punti rispetto alle Regionali del 2010 e il Pd passa dal 56% al 46% rispetto a un anno fa.

Nelle Marche la coalizione di centrosinistra vince col 41,6% con il suo candidato Luca Ceriscioli ma cinque anni fa ottenne il 53%. Per quanto riguarda il dato del Pd marchigiano si registra una perdita di 9 punti percentuali rispetto alle Europee di un anno fa e passa dal 45,5% al 36,5%.

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