"Tutti hanno il diritto di manifestare, ma non può essere tollerata nessuna violenza". A Radio Lombardia, Silvio Berlusconi manifesta la sua solidarietà ai carabinieri pestati dagli antagonisti a Piacenza.
"Ho chiamato il comandate generale dell'Arma dei carabinieri per esprimere la mia vicinanza ai militari feriti a Piacenza da teppisti di estrema sinistra", ha detto il Cavaliere, "Tutti hanno il diritto di manifestare, ma non può essere tollerata nessuna violenza".
Poi è tornato a parlare della riforma fiscale nel suo piano di governo, con "provvedimenti choc per l'economia" - come flat tax, reddito di dignita, aumento delle pensioni minime, pensioni per le mamme e detassazione per le assunzioni dei giovani disoccupati - che saranno approvati "prima dell'estate". "Sono provvedimenti urgenti da prendere per risolvere situazione urgentissime", ha detto il leader di Forza Italia, "Le priorità sono lavoro, pensioni e immigrazione, tre problemi che riguardano le persone più deboli: giovani, donne e anziani. Mancanza di lavoro, fatica ad avere la pensione e paura di essere scippati o aggrediti: queste sono eredità lasciate dai governi di sinistra. Non possiamo accettare che ci siano 15 milioni di italiani sotto la soglia di povertà e fra questi 4 milioni e 750mila persone in povertà assoluta. Non possiamo accettare che ci siano 3 milioni di giovani che non studiano e hanno rinunciato a cercarsi un lavoro. Non possiamo accettare che ci siano più di 600mila stranieri irregolari che vivono ai margini della legge di espendeinti e di reati. Partiremo dalla difesa dei deboli sul piano economico e della sicurezza con politiche che aggrediscano la povertà: reddito di dignità, adeguamento a mille euro delle pensioni minime per tutti. Garantiremo la sicurezza ripristinando poliziotti e carabinieri di quartiere e mandando i militari nelle strade"
Berlusconi ha parlato anche di Europa: "Ci ha dato 50 anni di pace ed è fondamentale per i traguardi di pace e libertà di circolazione", ha spiegato, "Oggi essere europeisti, come lo sono io, significa impegnarsi per cambiarla, tornare al sogno dei padri fondatori, che è quello dei popolari europei.
L'Europa che vogliamo costruire dev'essere meno schiava di burocrati e politiche ottuse. Auspico un'Europa orgogliosa delle sue radici e in grado di avere finalmente un suo ruolo nel mondo con una politica estera e di difesa comune".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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