Coronavirus

Più guariti, ma superati i 25mila morti

Giù i contagi, tra le vittime 145 medici. Lucca, infermiera minacciata

Più guariti, ma superati i 25mila morti

Dieci malati in meno in Italia. Ieri per il terzo giorno consecutivo è sceso il numero delle persone contagiate, che secondo il bollettino diffuso dalla Protezione civile sono attualmente 107.699.

Il totale dei casi è di 187.327, con un incremento di 3.370, superiore ai 2.729 registrato il giorno precedente. Le vittime totali invece sono 25.085 e i guariti 54.543 ovvero 2.943 in più. L'incremento dei numero di nuovi casi su base quotidiana è stato dunque di 3.370 unità, in aumento rispetto a martedì, quando erano state 2.729. Ma questi numeri sono influenzati anche dai 63.101 tamponi effettuati nelle ultime ventiquattr'ore. Il rapporto tra casi rilevati e tamponi resta però stabile, un malato ogni 18,7 eseguiti, il 5,3 per cento, mentre negli ultimi giorni era stato in media del 5,7 per cento.

A far ben sperare è anche il nuovo record di pazienti guariti, pari a 2.943, con 220 in più rispetto al dato di martedì, che aveva già segnato il livello più alto mai raggiunto dall'inizio dell'epidemia.

Buone notizie anche sul fronte dei decessi, che sono ancora tanti ma tornano a scendere e hanno fatto registrare 437 vittime, 97 in meno rispetto a ventiquattr'ore prima. Dall'inizio dell'epidemia, però, sono morte 25.085 persone. Si alleggerisce anche la pressione nelle terapie intensive, con 87 ricoveri in meno (2.384 il totale). Allo stato attuale sono 23.805 i malati in ospedale con sintomi (329 in meno di ieri) e 81.510 in isolamento domiciliare pari al 76 per cento degli attualmente positivi, ma sono senza sintomi o con sintomi lievi.

Grandi differenze ancora sul territorio. Le regioni dove il numero degli attualmente positivi è più alto restano la Lombardia (34.242 casi), l'Emilia Romagna (13.084 casi), il Piemonte (15.122) e a seguire Veneto e Toscana, rispettivamente 9.991 casi e 6.167.

A Milano si sono registrati solo 161 nuovi positivi, ma sono saliti nell'area metropolitana dove si sono attestati su quota 480. Nota dolente anche la strage dei camici bianchi, che non si ferma. La Fnomceo ieri ha fatto sapere che le vittime sono salite a 145, con il decesso di Alberto Santoro, medico di medicina generale, Pasqualino Gerardo Andreacchio, chirurgo specializzato in urologia e Maddalena Passera, anestesista.

La riconoscenza verso questi eroi spesso manca e lascia il posto all'intolleranza. Damiana Barsotti, infermiera di 48 anni di Lucca, ne sa qualcosa. Due giorni fa tornando a casa sfinita dopo aver passato la giornata nel reparto di malattie infettive dell'ospedale locale, ha trovato un biglietto nella cassetta della posta. «Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini.

Grazie», aveva scritto qualche vigliacco.

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