Il più ricco candidato all'Eliseo? È il più a sinistra, ça va sans dire...

Melenchon è milionario e ha due case (una è a Montmartre)

Il più ricco candidato all'Eliseo? È il più a sinistra, ça va sans dire...

Scegliere il nuovo inquilino dell'Eliseo guardando che macchina ha e che orologio porta. In Francia il gioco si è diffuso dopo la pubblicazione dei patrimoni dei cinque principali candidati, scatenando non tanto il social, quanto la chiacchiera nei bar e delle brasseries, dove tra un verre e un altro si commentano gli averi di chi corre per l'Eliseo.

Jean-Luc Mélenchon, leader dell'ultrasinistra, lo fa a piedi. Non possiede auto, ma è il più ricco dei concorrenti. Vanta oltre un milione di euro in cassa, tra un appartamento a Parigi di 110 metri quadrati (a Montmartre!) e una casa in campagna. Il perfetto pedigree del parigino snob, altro che «non sottomesso», come recita il suo slogan. François Fillon, come se non avesse abbastanza guai, ha dichiarato due orologi di lusso del valore di 27 mila euro, e qui casca l'asino. Perché come altre cose che il leader dei Républicains possiede gli sono stati regalati. Lo ha ammesso lui stesso dopo che il solito Canard enchaîné gliene ha chiesto conto. Fillon spiega di esserseli ritrovati al braccio ai tempi di Matignon, quand'era premier con Sarkozy. Dono, il primo, di un miliardario italo-svizzero (Pablo Victor Dana) che gestisce un fondo di investimenti a Dubai. Un regalo «assolutamente disinteressato», assicura al settimanale satirico già autore degli scoop sul Penelepe-gate. Stessa musica per l'altro donatore di lancette. Nel complesso gli orologi valgono 27 mila euro, secondo «una stima personale» fatta dallo stesso Fillon.

Ma non doveva parlare del programma? No, perché tra le novità di queste presidenziali c'è che, per legge (dopo l'affaire Cahuzac del 2013, il ministro che aveva nascosto al fisco 3,5 milioni), i candidati devono rendere pubblici i propri averi. E, se necessario, giustificarne la provenienza. Beni mobili del valore superiore a 10 mila euro e immobili; conti in banca, titoli e azioni, fino alle assicurazioni sulla vita. Fillon ha ricevuto in dono anche un terzo orologio, ma non raggiunge la soglia utile alla dichiarazione, dunque lo ha escluso dal computo all'Alta autorità per la trasparenza della vita pubblica. Possiede una villa di 3000 metri quadri nella Loira, la società di consulenza 2FcConseil e una Toyota Land Cruiser del 2001.

Marine Le Pen, 48 anni, presidente del Front National tuttora in corsa per la vittoria finale, dichiara un patrimonio lordo di 4,23 milioni di euro e un indebitamento di 5,4 milioni, con varie quote di quattro fra case e appartamenti. Emmanuel Macron, 39enne leader di En Marche!, non ha immobili. Solo un patrimonio lordo di 610.142 euro e un indebitamento di 300.489 euro, vivendo oggi dei diritti d'autore del suo libro Révolution. Da buon ex banchiere d'affari è però titolare di una decina di conti correnti e di un'assicurazione sulla vita.

Il socialista Benoit Hamon, 49 anni, dichiara 582.980 euro e un indebitamento di 313.811. La metà di un appartamento a Issy les Moulineaux, un altro nel Finisterre e una Opel Corsa del 2006. Anche così si valuta la coerenza dei candidati.

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