"Più tasse", "No, abbassiamole": Conte e Di Maio ai ferri corti

La tassa sulle merendine spacca il governo Pd-M5s. Conte vuole nuove imposte. Di Maio: "Fermi tutti, altre priorità"

"Più tasse", "No, abbassiamole": Conte e Di Maio ai ferri corti

Il governo giallorosso è forse già in crisi? Non si sa, ma di certo qualcosa inizia a scricchiolare. O forse stava già scricchiolando e ora inizia a rompersi. Prima le poltrone, poi il taglio dei parlamenti e infine i migranti. Adesso a mettere in crisi tutto è Giuseppe Conte. Il premier, infatti, ieri mattina dal palco di Atreju ha parlato delle nuove tasse e della lotta al contante. Discorso che ha fatto imbestialire i più. Anche Luigi Di Maio che da sempre nutre profonda stima nei confronti del premier e che pur di averlo in squadra si è piegato ai suoi voleri.

Conte ha illustrato il piano del nuovo governo per trovare le risorse che scongiurerebbero un aumento dell'Iva. E quali sono queste risorse? Nuove tasse su beni che rischiano così di essere considerati di lusso, come trasporto aereo, bevande gassate e merendine. "Credo che sia una soluzione praticabile", ha aggiunto il premier commentando l'ipotesi di un sovrapprezzo di un euro per i voli nazionali e di 1,5 euro per quelli internazionali. E in cambio di tutte queste tasse cosa vuole dare? Promette, "asili nido gratuiti per famiglie con redditi medi e bassi".

Benissimo, ma ora Luigi Di Maio non ci sta. "Fermi tutti. Noi abbiamo come obiettivo quello di abbassare le tasse, non di aumentarle. E secondo me è totalmente sbagliato scatenare un dibattito ogni giorno per parlare di nuovi balzelli", attacca Gigino con un post su Facebook. Nemmeno il tempo di metabolizzare il tutto che Di Maio alza la voce.

Su Facebook è un fiume in piena e parla di un "governo che pensa ai cittadini lavora per bloccare l’aumento dell'IVA", di un "governo degno di questo nome premia chi non inquina e disincentiva chi se ne frega. Ma tutto deve prevedere una transizione su un arco temporale di anni e permettere di convertire i propri stili di vita e le produzioni industriali e aziendali". Dentro ci piazza pure il salario minimo e poi arriva la chiusa ad elogio del MoVimento: "Se questo governo esiste, è perché lo sostiene il MoVimento 5 Stelle. Lavoreremo al documento di economia e finanze per permettere agli italiani di vivere un 2020 migliore. Questo è il nostro obiettivo ed è così che vogliamo andare avanti".

Giggino sta dando l'ultimatum al governo? "Qualcuno dirà che stiamo dando un ultimatum

al governo - continua Di maio -. Ma io non sono stato eletto per passare le mie giornate a dire che non è così. A noi interessa parlare chiaro e portare a casa i risultati". Si respira proprio una brutta aria...

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