Coronavirus

Il piano di Arcuri: 1.500 padiglioni a forma di primula per le vaccinazioni

Il commissario del governo: "Al via da metà gennaio. Entro due giorni il piano per la distribuzione. Problematico gestire l'inizio della campagna se la curva epidemica si rialza"

Il piano di Arcuri: 1.500 padiglioni a forma di primula per le vaccinazioni

Parte con una gaffe l'annuncio della partenza del Piano Nazionale Vaccini anti Covid da parte del commissario per l'emergenza Domenico Arcuri (nella foto). «Si inizierà a vaccinare da metà febbraio», esordisce Arcuri che subito si corregge e conferma che le primissime dosi verranno somministrate a partire da metà gennaio, il 15. «Ci sarà un giorno simbolico in cui inizieranno le vaccinazioni in tutta Europa. L'idea che ci sia un Paese che parta prima degli altri è a oggi lontana», ha precisato Arcuri. Potrebbe esserci una vaccinazione «simbolica» il 6 gennaio ma poi si partirà il 15. E sempre se ci sarà il via libera dell'Ema, l'agenzia europea, previsto per il 29 dicembre.

Sono intanto cominciate ad arrivare le lettere di informazione e consenso per i medici che saranno i primi vaccinarsi: dovranno o aderire volontariamente alla campagna: il vaccino non sarà al momento obbligatorio per nessuno.

La novità annunciata ieri da Arcuri è il fatto che la profilassi verrà somministrata in padiglioni a forma di primula disegnati da Stefano Boeri. L'idea è quella della rinascita che si accompagna alla primavera con il primo fiore che compare dopo l'inverno. «I primi a vaccinarsi saranno 1,8 milioni di sanitari e poi gli ospiti delle residenze per anziani», ha confermato il commissario. E non potrebbe essere altrimenti visto che le categorie più colpite perché più esposte sono gli operatori sanitari e gli ospiti delle case di riposo.

All'inizio saranno 300 i punti di somministrazione ospedalieri per il vaccino anti Covid e poi saliranno a 1.500 nei «periodi di massa» nei gazebo a forma di fiore disseminati lungo tutta la penisola in base alla popolazione esposta. «Saranno il simbolo della rinascita del Paese dopo il buio della pandemia», ha detto l'architetto Boeri.

Intanto gli esperti continuano ad essere preoccupati. Il virologo Fabrizio Pregliasco avverte. «Se la terza ondata e la vaccinazione saranno concomitanti rischiamo guai seri», afferma il virologo dell'Università degli Studi di Milano. «Dobbiamo riuscire a ridurre i numeri dell'epidemia di Covid-19 in Italia in modo consistente, anche per prepararci bene a quella che sarà la campagna vaccinale». Preoccupazione condivisa da Arcuri che parla di «insopportabili assembramenti» riferendosi a ieri anche perché sarebbe «complicato partire con la campagna vaccinazioni con un incremento della curva epidemica»

Per ottenere una immunità di gregge occorrerà vaccinare almeno il 60/70 per cento della popolazione. Arcuri ha spiegato che «i numeri delle persone da vaccinare nelle diverse regioni saranno perfezionati in queste ore e la definizione della distribuzione avverrà a cavallo dei prossimi due giorni». Boeri ha anche specificato che le strutture dei gazebo saranno realizzate con materiale sostenibile e alimentate ad energia solare. Per la somministrazione del vaccino è stato calcolato che serviranno almeno 20mila operatori sanitari. Per ora è stato firmato un bando per 3mila medici e 12mila infermieri dunque 15mila in tutto.

Sempre Arcuri ha ribadito di aver «lanciato la call due giorni per chiedere, come se fossimo in guerra con una sorta di chiamata le armi, a 3mila medici e 12mila infermieri di darci una mano in questa campagna».

Il valore dell'appalto è stato fissato in 534.284.100. Un costo che comprende i contratti per il personale, per un periodo massimo di 9 mesi oltre al valore massimo stimato del margine di agenzia spettante alle ApL aggiudicatarie pari a 25.442.100. Il costo del lavoro mensile è stato calcolato per i medici in 6mila 538 euro lordi mensili e per gli infermieri in 3.

077 euro.

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