Coronavirus

Piazze e parchi ancora invasi dalla gente Zampa: "Controlli o interviene l'esercito"

Il sottosegretario chiede a tutti i sindaci di usare il pugno di ferro

Piazze e parchi ancora invasi dalla gente Zampa: "Controlli o interviene l'esercito"

Il «lockdown leggero» serve a poco, al pari dei «controlli morbidi», che non funzionano come deterrente.

Strade, piazze e parchi di Milano, Roma, Firenze, Napoli e Bari nello scorso weekend sono state prese d'assalto da centinaia di persone. Scene tristemente note, che ci si augurava di non vedere più in queste ore in cui si rincorrono gli appelli dei medici, che chiedono maggiore responsabilità. «Non dimentichiamoci di chi muore, serve senso etico da parte di tutti - dice Flavia Petrini, presidente Siaarti -. Come cittadino non credo che alcune cose siano sopportabili». Sabato e domenica a Milano, in piena zona rossa, sembra una giornata pre-Covid, con assembramenti ovunque, code davanti ai negozi e parchi gremiti. Identica fotografia nella capitale, mentre sul lungomare laziale sembrava luglio, con i ristoranti pieni e gente in giro senza mascherina. «Nel weekend abbiamo assistito a scene di affollamento assurde, sembra che troppi non abbiano piena consapevolezza della tragedia che stiamo rischiando» ammette il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Furioso il governatore del Veneto Luca Zaia: «Ogni struttura organizzata ha un punto di non ritorno, abbiamo un sistema sanitario che tiene ma oltre un certo limite non va e guardando le foto del fine settimana penso ai prossimi dieci giorni». «Tra ieri e oggi abbiamo avuto nella provincia di Firenze 1500 nuove persone contagiate, ma a giudicare dalla folla di ieri nelle piazze di Firenze c'è ancora qualcuno che sottovaluta questa terribile pandemia», fa eco il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Via Sparano, a Bari, era invasa dal popolo dello shopping. «Queste immagini sono uno schiaffo alle persone ammalate e agli imprenditori, ma poi tutti corriamo a casa a indignarci del mancato rispetto delle regole o delle restrizioni», commenta il sindaco di Bari Antonio Decaro. Il primo cittadino di Benevento, Clemente Nastella, invece, punta il dito contro il collega di Napoli, Luigi de Magistris, che non vuole sentirne tra l'altro di chiudere il lungomare, chiedendo di muoversi per limitare la movida nella sua città e adottare provvedimenti nell'interesse di tutti. I controlli messi in atto non bastano a convincere gli italiani a uscire responsabilmente. Le Forze di Polizia nella scorsa settimana hanno controllato 484.524 persone (134.357 nel weekend) e di queste 3.942 hanno ricevuto sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle misure di prevenzione, mentre 82 sono state denunciate per non aver violato la quarantena. Tra venerdì e sabato passate al setaccio anche 21.816 attività ed esercizi commerciali: quasi 2mila sanzionate e per 64 sono scattati i provvedimenti di chiusura.

Ma non basta ancora. «I dati parlano chiaro - avverte il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa -. I sindaci devono mandare controlli massicci e se non ce la fanno chiedano aiuto all'esercito. Appare chiaro che servono più controlli.

Stanno per arrivare misure più dure, ma alla fine resta solo il lockdown».

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