Roma - «Zitta. Tanto non ti crederà nessuno». Picchiata e violentata a turno per due ore: mentre uno abusa della donna l'altro filma lo stupro con uno smartphone.
L'ennesima triste storia di violenza sessuale è accaduta a Viterbo, nel cuore della storica cittadina medioevale. La vittima è fidanzata. Lo sanno Francesco Chirocozzi, 21 anni, un attivista vicino a Casapound Italia, consigliere comunale Cpi a Vallerano, nel viterbese e un altro militante, Riccardo Licci di 19 anni, arrestati poi con l'accusa di violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate. Ma a loro poco interessa.
Gli uomini della squadra mobile di Viterbo e gli agenti della Digos, dopo un'indagine durata due settimane, li hanno ammanettati ieri mattina nel paesino della Tuscia. Un'inchiesta delicata, avviata con la denuncia della donna al posto di polizia dell'ospedale Belcolle.
È la notte del 12 aprile quando la 36enne viterbese, si fa medicare al pronto soccorso. Graffi, lividi e abrasioni su braccia e gambe è quello che vedono i medici. Una visita più approfondita conferma quanto racconta la poveretta.
«Prima mi hanno picchiata, poi mi hanno stordita» spiega. Non è facile per i poliziotti ricostruire quanto accaduto. La donna ha perso conoscenza ma ricorda perfettamente dove si trovava e con chi. Una perquisizione in casa dei due indagati, la notte stessa, azzera ogni dubbio. Su un telefonino il video dello stupro: immagini chiarissime e di una violenza inaudita. Gli stessi inquirenti non sanno se sia stato prodotto per farlo girare sui social o per altro scopo.
Per i due militanti di Casapound è la firma che li spedisce in galera. Ci vogliono giorni per ricostruire quello che è accaduto esattamente la sera di venerdì. Un fine settimana come gli altri, iniziato con una bevuta in un pub e finito in un incubo. A una certa ora la donna e i due giovani si ritrovano per la strada. Si conoscono, lei è la fidanzata di un loro amico.
Qualcuno propone di bere il bicchiere della staffa in un circolo di Casapound, l'Old Manners Tavern in piazza Sallupara. Un locale privato chiuso al pubblico. Chiricozzi però ha le chiavi. Dopo aver bevuto i due hanno un primo approccio con la donna. Nonostante l'alcol lei li respinge con decisione. È a quel punto che i due la picchiano.
«L'hanno colpita con pugni e calci in pieno volto, procurandole la perdita di coscienza» spiegano in questura. Svenuta, i due la stuprano a ripetizione. Prima uno poi l'altro, filmando ogni azione. Quando la poveretta esce dal pub è stordita. Si fa accompagnare dai familiari in ospedale e racconta tutto. «Sono stati loro» denuncia immediatamente ai poliziotti. Chiricozzi e Licci adesso sono in carcere in attesa dell'interrogatorio di garanzia.
In occasione delle vicende di Pamela Mastropietro e di Desirèe Mariottini, stuprate e uccise a Macerata e a Roma da extracomunitari, sul profilo Instagram «Chiricozzi_1919» si legge: «La prossima Pamela, la prossima Desirèe potrebbe essere tua figlia, tua moglie o tua sorella. Sveglia» con un manifesto in cui si vede un uomo di colore aggredire una donna. Una storia choccante per tutti, dal sindaco ai colleghi del consiglio comunale di Vallerano, fino ai compagni di partito.
Sempre a Vallerano Casapound in passato era già stata al centro di un'altra storia di violenza.
Jacopo Polidori, altro consigliere comunale Cpi di Vallerano, con il militante Luca Santini, aveva picchiato davanti una pizzeria di Vignanello un ragazzo perché «parlava male di Casapound». Condannati a due anni e otto mesi di carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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