Cronache

Picchiata in pieno centro per un cellulare. La donna è in ospedale, caccia a uno straniero

La vittima stava rientrando a casa. È il secondo episodio in una settimana

Picchiata in pieno centro per un cellulare. La donna è in ospedale, caccia a uno straniero

Firenze. Aggredita da uno sconosciuto e presa a pugni per rubarle il cellulare. E a Firenze, dove nel giro di una settimana è già il secondo episodio del genere, inizia a farsi strada la paura a girare da sole per strada. L'ultima rapina violenta nel centro del capoluogo toscano è avvenuta nella notte di giovedì, quando una donna torinese di 47 anni è stata assalita e picchiata da un uomo, riportando fratture al volto per le quali dovrà sottoporsi a un'operazione chirurgica. Secondo quanto è stato ricostruito, la donna stava camminando in via dei Pilastri nel centro storico, tra l'ospedale di Santa Maria Nuova e la Sinagoga - intorno alle 2 di notte, diretta verso casa. All'improvviso un uomo, descritto ai soccorritori come un cittadino straniero, le si è avvicinato: l'uomo ha iniziato a colpirla al volto con una gragnola di pugni e le ha strappato di mano il cellulare, per poi fuggire. La donna ha iniziato a urlare richiamando l'attenzione, e presto è stata soccorsa da un passante, mentre poco dopo anche una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri che passava in zona si è fermata a prestare soccorso. Sul posto è arrivata un'ambulanza del 118 che ha portato la donna al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, dove è stata ricoverata in attesa di sottoporsi a un intervento al volto. Come detto, si tratta già del secondo episodio di rapina violenta che vede vittima una donna e protagonista un cittadino di origini straniere. Domenica scorsa, in zona stazione Santa Maria Novella, alle 6,30 del mattino un'altra donna di 65 anni che andava a lavoro è stata aggredita a pugni da un uomo originario del Gambia che per rapinarle il cellulare le ha fratturato il naso e rotto i denti. In quell'occasione, a destare particolare clamore era il fatto che l'uomo avesse precedenti specifici e fosse già stato condannato a 6 anni e 8 mesi per tentato omicidio, prima di essere rilasciato. Aveva aggredito a colpi di spranga un uomo che gli aveva rifiutato una sigaretta, ma si era ritrovato in libertà prima di aver finito di scontare la pena. Adesso il nuovo episodio di violenza, avvenuto mentre l'ignara vittima rincasava dopo aver terminato il suo turno di lavoro come cameriera in un ristorante del centro: in particolare, la donna era praticamente arrivata alla soglia della sua abitazione, in via dei Pilastri. Stava aprendo la porta di casa, quando subito prima di infilare la chiave nella toppa si è trovata davanti il suo aggressore ed è iniziato il pestaggio, finalizzato a sottrarle il cellulare.

I carabinieri si sono immediatamente messi in azione, e nelle ore successive all'aggressione hanno provato a risalire all'identità dell'uomo cercando degli indizi da eventuali telecamere di sorveglianza.

Commenti