Il Piemonte va a fuoco: decine di sfollati. Evacuati 195 anziani

Appello disperato dai residenti in Val Susa: «Qui abbiamo bisogno di tutto, aiutateci»

Il Piemonte va a fuoco: decine di sfollati. Evacuati 195 anziani

Torino - È un cielo apocalittico quello che sovrasta la Val Susa in questi giorni. Decine gli sfollati. Appelli disperati dai residenti: «Aiutateci abbiamo bisogno di tutto». Una nube di fumo giallo ieri ha invaso la città di Susa (Torino) e le fiamme si sono avvicinate al santuario del Rocciamelone. Ieri erano 11 gli incendi boschivi attivi in Piemonte e 190 i vigili del fuoco al lavoro, mentre una sessantina i persone l'altra notte sono state evacuate a Mompantero, dove il fuoco minacciava le abitazioni.

È stato necessario portare in ospedale in via precauzionale anche cinque ospiti della casa di riposo Villa Cora di San Giacomo, ma non ci sono feriti: la Croce rossa aveva evacuato infatti i 195 anziani residenti in struttura. Contro i roghi si combatte anche dal cielo. «Il ministro Minniti ha garantito che tutti i canadair operativi sono impegnati in Piemonte», ha detto ieri il presidente di Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, in sopralluogo a Sparone. Poi nel pomeriggio i roghi si sono spostati a ridosso del versante di Novalesa: alle spalle del presidio no tav di Venaus si vede la montagna bruciare. Le fiamme in zona Pampalù hanno raggiunto i 70 metri d'altezza. Alle operazioni di spegnimento hanno partecipato anche decine di volontari Aib, protezione civile, forze dell'ordine e semplici cittadini, ma la zona è impervia e le squadre partono a piedi. A Genova sempre ieri sono atterrati due canadair della Repubblica croata, attivati da Bruxelles su richiesta del Governo. Altri mezzi aerei sono stati attivati dalla Svezia.

La croce rossa di Susa ha allestito un centro di accoglienza per gli sfollati delle frazioni di Mompantero all'Istituto Rosaz di Susa. E Coldiretti fa sapere che per ricostituire i boschi andati in fiamme ci vorranno almeno 15 anni, con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. Un costo drammatico che l'Italia, secondo i coltivatori, è costretta ad affrontare «perché è mancata l'opera di prevenzione con 12 miliardi di alberi dei boschi italiani che sono diventati giungle ingovernabili in preda ai piromani». Ieri nel Torinese è stato arrestato anche un piromane. Intanto i valori di Pm10, le polveri sottili inquinanti, si mantengono alti in tutto il Torinese, anche a causa della direzione dei venti che soffiano dalle vallate e trasportano i fumi degli incendi boschivi nei centri abitati. Dalle ultime rilevazioni dell'Arpa, l'Agenzia regionale protezione ambientale, pur non raggiungendo le punte dei giorni scorsi, emergono valori di Pm10 due volte maggiori rispetto al limite di legge, vale a dire 50 microgrammi per metrocubo. Oggi, intanto, è atteso un calo delle temperature e un'attenuazione dei venti. «Il ministro Minniti ha garantito che tutti i Canadair operativi sono impegnati in Piemonte». Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che continuando i sopralluoghi nelle zone colpite dagli incendi, oggi è stato in visita a Sparone e Locana, Valle Orco. «La copertura finanziaria per intervenire nei soccorsi è garantita e la Regione è vicina ai territori colpiti da questa emergenza», ha confermato. L'assessore all'Ambiente Alberto Valmaggia ha continuato i sopralluoghi nel Cuneese per incontrare i sindaci.

Nel frattempo sono atterrati a Genova i due canadair croati, attivati da Bruxelles su richiesta del Dipartimento nazionale di Protezione civile nell'ambito del Meccanismo Europeo di Protezione civile, che andranno a supportate la flotta di velivoli che sta operando nei territori interessati dagli incendi dove attualmente stanno operando oltre 380 Volontari Aib.

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