Pnrr, via libera Ue alla settima rata. L'incasso sale a 140 miliardi di euro

Terna fondamentale per raggiungere gli obiettivi. Pichetto sblocca 600 milioni per i bonus alle e-car

Pnrr, via libera Ue alla settima rata. L'incasso sale a 140 miliardi di euro
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La Commissione Ue ha dato il via libera all'erogazione dei 18,3 miliardi di euro della settima tranche del Pnrr. L'esborso, che porta a 140 miliardi il totale delle risorse incassate dall'Italia, conferma la valutazione positiva con cui, il primo luglio, l'esecutivo Ue aveva accolto la richiesta di pagamento del nostro Paese. Una cifra imponente, che resta però vincolata alla scadenza fissata dal Next Generation Ue per l'agosto dell'anno prossimo.

"L'incasso della settima rata, che conferma il primato europeo dell'Italia nell'attuazione del Pnrr, segue l'avvenuta presentazione della richiesta di pagamento dell'ottava rata, che consentirà di superare quota 153 miliardi di euro, circa il 79% della dotazione finanziaria complessiva del Piano, a riprova del conseguimento del 100% degli obiettivi programmati", ha sottolineato Palazzo Chigi. Nelle prossime settimane proseguirà l'impegno del governo per conseguire gli obiettivi delle ultime due rate, "anche attraverso l'adeguamento del Pnrr al nuovo contesto geopolitico e alle attuali sfide economiche", conclude la nota.

Sul fronte della spesa, l'Italia ha registrato un miglioramento: secondo un dossier del Servizio Studi della Camera, al 31 maggio 2025 risultavano impegnati circa 79 miliardi di euro, oltre il 40% delle risorse complessive, rispetto ai 64 miliardi (33%) rilevati dalla Corte dei Conti a dicembre. Dall'avvio del Pnrr sono stati centrati 374 obiettivi su 614, mentre ne restano 240, di cui 177 concentrati nel semestre al 30 giugno 2026.

Tra i traguardi legati alla settima rata figurano l'implementazione delle infrastrutture di trasmissione elettrica (Sa.Co.I.3 e Tyrrhenian Link realizzati da Terna), il potenziamento della flotta di autobus e treni a emissioni zero per il trasporto regionale, interventi sui nodi metropolitani e i collegamenti nazionali, la riqualificazione di numerose stazioni ferroviarie, oltre a misure sulla cybersicurezza e la gestione delle risorse idriche. "L'incasso della settima rata conferma il primato dell'Italia nell'attuazione del Pnrr", ha dichiarato il ministro per gli Affari Ue, Tommaso Foti.

In questo quadro è giunto anche il decreto attuativo del ministero dell'Ambiente sugli incentivi a fondo perduto per l'acquisto di veicoli elettrici. L'intervento, finanziato con 597 milioni di euro del Pnrr, è destinato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città sopra i 50mila abitanti e rispettive aree di pendolarismo). L'obiettivo è rinnovare il parco circolante con mezzi a zero emissioni, riducendo l'inquinamento urbano e migliorando la qualità dell'aria.

"Con questo nuovo schema di incentivi ha spiegato il ministro Gilberto Pichetto Fratin (in foto) vogliamo accelerare la transizione anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all'inquinamento".

Alle persone fisiche spetterà un contributo di 9mila o 11mila euro per l'acquisto di un'auto elettrica (categoria M1), a seconda del valore Isee.

Le microimprese potranno ricevere fino a 20mila euro per veicoli elettrici commerciali (categorie N1 e N2), entro il 30% del prezzo di acquisto e nel rispetto della normativa de minimis. La gestione delle domande sarà affidata a una piattaforma online sviluppata da Sogei.

GDeF

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