Sognavano di raggiungere il Regno Unito da sempre e finalmente avevano trovato i soldi per permettersi quel viaggio. In un furgone, ammassati con altri ventiquattro profughi curdi come loro, ma poco importa quando un miraggio è così vicino. Invece i sogni di due genitori si sono infranti in quel camion, intercettato dalla polizia belga, che ha sparato una raffica di colpi uccidendo la loro figlioletta di due anni.
La tragedia si è consumata alla 3 di giovedì mattina sull'autostrada poco distante dalla città di Mons, al confine francese. Mawda, questo il nome della giovane vittima, era sul furgone con mamma e papa, entrambi curdi iracheni, che dopo essere stati deportati in Germania erano tornati in Belgio, dove erano rimasti per qualche tempo. E ora si apprestavano a raggiungere il Regno Unito insieme alla bimba e a un altro figlioletto di tre anni.
Ma il destino ha voluto diversamente. Giovedì la polizia ha notato quel furgone e ha intimato l'alt. L'autista non si è fermato ed è nato un inseguimento tra Namur e Maisières, sobborgo di Mons, a sud-ovest di Bruxelles. Il sospetto delle forze dell'ordine belghe era che al volante di quel mezzo ci fossero i soliti trafficanti di uomini, che di nascosto e facendosi pagare profumatamente riescono a introdurre flotte di clandestini nei paesi europei. Per convincere il furgone a rallentare la polizia ha sparato vari colpi di arma da fuoco, riuscendo a fermare il veicolo alla fine vicino al villaggio di Maisières.
Ma quando gli agenti hanno fatto scendere i 25 occupanti, tutti accompagnati nella locale stazione di polizia per essere ascoltati, si sono resi conto della tragedia. C'era una piccola ed era gravemente ferita. Accanto i genitori disperati che piangevano e gridavano. Ma i soccorsi sono stati inutili. La bimba è morta poco dopo nell'ambulanza che la portava in ospedale. In prima battuta è stata aperta un'inchiesta per far luce sulla dinamica di quanto accaduto e le autorità belghe hanno ipotizzato che alla base del decesso vi fosse una malattia congenita nella piccola o che la passeggera avesse battuto la testa nell'inseguimento. Ma l'esame autoptico ha sciolto ogni dubbio. «L'autopsia ha stabilito che la causa della morte è stata una pallottola che ha colpito la bambina sulla guancia», ha fatto sapere Frederic Bariseau, il primo sostituto procuratore di Mons. Ma non si sbilancia sulla fonte del proiettile: «Dobbiamo prima confrontare i risultati».
Ma quanto avvenuto nel tragico
inseguimento sembra evidente e i pubblici ministeri sono al lavoro per individuare eventuali responsabilità e formulare le accuse che, a seconda delle singole posizioni, vanno dall'omicidio colposo al traffico di persone.
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