La pornostar rilancia: così ho sculacciato Trump

Rivelazioni hot di Stormy Daniels in diretta tv. Donald nega tutto: «Un mucchio di invenzioni»

Valeria Robecco

New York Si addensano nubi di tempesta sul capo di Donald Trump. L'ex pornostar Stormy Daniels ha raccontato la sua verità sul rapporto intimo che dice di aver avuto con il presidente americano nel 2006. L'attesissima prima intervista tv della donna con Anderson Cooper, mandata in onda su «60 Minutes» di Cbs, ha fatto registrare un boom di ascolti, diventando l'episodio più visto della trasmissione dal 2008 (per il primo colloquio con Barack e Michelle Obama dopo l'elezione). Lei e Trump - racconta la tempestosa Daniels, al secolo Stephanie Clifford - hanno avuto un solo rapporto intimo, consensuale e senza precauzioni, dieci anni prima dell'elezione del tycoon alla Casa Bianca. Tutto iniziò con una conversazione circa la copertina di un magazine dedicata a Trump, poi proseguita in una camera d'albergo di proprietà di The Donald a Lake Tahoe, in Nevada. E proprio con quella rivista, la pornostar avrebbe «anche sculacciato» il futuro presidente.

Secondo Stormy il miliardario newyorkese la chiamò diverse volte dopo quell'incontro, e i due si rividero nel luglio del 2007 al Beverly Hills Hotel di Los Angeles, dopo che si era parlato di una sua possibile partecipazione al programma tv «Celebrity Apprentice». In quel caso però non ci fu nessun rapporto sessuale. L'ex pornodiva, che ha avuto parti minori in film come «Vergine a 40 anni», e in due decenni di carriera ha ricevuto riconoscimenti come il Mainstream Adult Media Favorite e la statuetta ai migliori seni del 2006, tiene a precisare che «questo non è #metoo. Non ero una vittima e non ho mai detto di essere una vittima. Lui sa che sto dicendo la verità». Il tycoon, continua, l'avrebbe anche paragonata a Ivanka: «Sei speciale, mi ricordi mia figlia». Rivelandole poi che con Melania dormiva in camere separate. Sul famoso accordo al silenzio del 2016 in cambio di 130 mila dollari (consegnati dal legale di Trump, Michael Cohen), spiega di averlo firmato perché «hanno fatto apparire come se non avessi scelta», ma non vi furono minacce fisiche. Ci sarebbe invece stato un episodio da lei definito intimidatorio nel 2011, in un parcheggio a Las Vegas, quando un uomo le si avvicinò dicendo: «Lascia stare Trump. Dimenticati la storia». Dopo l'intervista Cohen chiede le scuse della donna, mentre il Commander in Chief sentenzia su Twitter, senza mai nominare Clifford: «Tante fake news. Mai così tante e approssimative».

La first lady Melania, invece, domenica sera non è rientrata a Washington con il presidente dalla Florida, ma rimarrà a Mar-a-Lago con il figlio dodicenne Barron per il resto della settimana in coincidenza delle vacanze di primavera.

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