Portland, Trump invia la Guardia nazionale: "Stop ai terroristi Antifa"

Truppe a difesa dei centri per l'immigrazione. Il tycoon: "Assalto al Congresso, infiltrati 274 agenti Fbi"

Portland, Trump invia la Guardia nazionale: "Stop ai terroristi Antifa"
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Anche Portland sarà "trumpizzata". La città più grande dell'Oregon, capitale nelle ultime settimane delle proteste antigovernative, riceverà il trattamento che il presidente degli States ha già riservato ad altre città a guida democratica, a partire da Washington. "Su richiesta della segretaria per la Sicurezza Nazionale, Kristi Noem - ha scritto il tycoon su Truth - ordino al segretario alla Guerra, Pete Hegseth, di fornire tutte le truppe necessarie per proteggere Portland, devastata dalla guerra, e qualsiasi sede dell'Ice (l'agenzia governativa che si occupa dell'immigrazione, ndr) sotto assedio da attacchi di Antifa e altri terroristi interni. Autorizzo inoltre l'uso della piena forza, se necessario".

Negli ultimi mesi, Portland è diventata il fulcro di una serie di proteste inizialmente contro la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani e degli immigrati in genere, che poi si sono allargate all'intero sistema trumpiano di affossamento dei diritti civili. Gli scontri hanno coinvolto diversi gruppi, tra cui Antifa, trasformando la città in un teatro di conflitti e atti di vandalismo. Qualche settimana fa Trump ha detto che a Portland si vive "come all'inferno", aprendo la strada all'invio di truppe federali, come ha recentemente minacciato di fare per combattere la criminalità in altre città, tra cui Chicago e Baltimora e come ha fatto a inizio agosto per una settimana con Washington, che ha minacciato addirittura di "federalizzare". Durante l'estate Trump ha dispiegato la Guardia Nazionale anche a Los Angeles mentre anche a Memphis, in Tennessee, presto arriveranno le truppe della Guardia Nazionale che secondo il governatore repubblicano Bill Lee faranno parte di un aumento delle risorse per combattere la criminalità nella città.

E ieri Trump è tornato sulle proteste di Capitol Hill del 6 gennaio 2021, accusando l'Fbi di aver infiltrato 274 agenti tra i manifestanti. "È appena stato rivelato - ha detto l'inquilino della casa Bianca - che l'Fbi aveva segretamente piazzato, contro ogni regola, regolamento, protocollo e standard, 274 agenti tra la folla poco prima e durante la bufala del 6 gennaio. Questo è diverso da quanto affermato dal direttore Christopher Wray, più e più volte! A quanto pare, gli agenti dell'Fbi erano presenti alla protesta del 6 gennaio, probabilmente agendo come agitatori e insorti, ma certamente non come funzionari delle forze dell'ordine.

Voglio sapere chi sono tutti questi cosiddetti agenti e cosa stavano facendo in quella giornata ormai storica. Molti grandi patrioti americani sono stati costretti a pagare un prezzo altissimo solo per amore del loro Paese".

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