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A Prato scoperta la fabbrica dei falsi permessi di soggiorno

I titolari e dipendenti di due studi di consulenza di Prato sono accusati di vari reati tra associazione per delinquere, truffa aggravata all'Inps, violazione della normativa sul rilascio e sul rinnovo del permesso di soggiorno e in materia di immigrazione clandestina.

A Prato scoperta la fabbrica dei falsi permessi di soggiorno

A Prato sono arrivate le manette per 15 persone, mentre per altre 19 sono scattate le misure interdittive e 83 risultano indagate. È questo l'esito delle 111 perquisizioni eseguite dalla Guardia di Finanza della provincia toscana come risultato dell'indagine denominata 'Colletti bianchi' che riguarda i titolari e dipendenti di due studi di consulenza accusati di vari reati tra associazione per delinquere, truffa aggravata all'Inps, violazione della normativa sul rilascio e sul rinnovo del permesso di soggiorno e in materia di immigrazione clandestina.

I titolari e i dipendenti dei due studi professionali (alcuni di origine cinese), come spiega Repubblica, avrebbero avviato una attività di favoreggiamento tesa a far restare in Italia, in condizioni di illegalità, un elevato numero di cittadini extracomunitari, soprattutto cinesi. Una serie di documenti falsi venivano smerciato, dietro lauti compensi, pur di avere in cambio il rinnovo del permesso di soggiorno. Una volta ottenuto questo il lavoratore cinese, regolaarizzato solo per un breve periodo, veniva formalmente licenziato anche se continuava a lavorare in nero.

Secondo Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana "Oltre che nei confronti delle aziende cinesi e dei professionisti coinvolti, le misure interdittive andrebbero emesse nei confronti dei politici che hanno permesso, con le politiche delle porte aperte e della tolleranza illimitata, che nelle nostre città si siano create delle vere e proprie enclave dell'illegalità dominate da etnie di ogni tipo".

"Mentre assistiamo all'ennesimo fatto di cronaca del genere - sottolinea Donzelli - le istituzioni a guida Pd continuano a permettere gli sbarchi e a parlare di accoglienza. Si tratta di scelte mirate appositamente a favorire il business dell'immigrazione, e che non hanno alcuna altra logica nell'interesse dei cittadini italiani".

"Da anni denunciamo con i sopralluoghi nei capannoni cinesi tra Prato e a Firenze la grave situazione: tutt'oggi in Toscana, come in molte altre regioni d'Italia, pullulano i casi di aziende straniere a cui, in nome della tolleranza e di una finta integrazione, vengono concessi veri e propri privilegi che mai sarebbero permessi alle aziende italiane oneste che pagano le tasse - conclude Donzelli - questo sistema deve essere al più presto spezzato per restituire giustizia e legalità ai nostri imprenditori e cittadini".

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