Leini (Torino) A Leini non c'è pace per il Bambin Gesù, sfrattato con tutto il presepe da un'ex convento, ora trasformato in scuola primaria, che trova un alleato nel Pd ma non incassa la solidarietà del parroco cittadino. Sembra non esserci più religione se don Pierantonio Garbiglia assolve il dirigente scolastico della Anna Frank, Piero Bottale, per la decisione di non realizzare la capanna con la Sacra Famiglia, mentre il gruppo del Partito democratico grida allo scandalo e chiede spiegazioni al sindaco Gabriella Leone. «Vietare il presepe o non fare nulla per contrastare queste forme iper laiciste di imposizione non è altro che disconoscere pezzi insostituibili della nostra identità e cultura», spiega Gianfranco Brugiafreddo del Pd. La pensano come lui la maggioranza dei genitori, come il leader della Lega Nord Matteo Salvini che ha già preannunciato un blitz nella scuola torinese, con tanto di statuine al seguito. Il dirigente scolastico Bottale ha spiegato su Facebook di aver detto no al presepe per la mancanza di un'area idonea, aggiungendo che le maestre erano libere di farlo nelle classi. Ha poi concluso il post con la frase: «Così si rispetta la cultura di tutti». E su queste parole che è nato il caso politico: «La scuola laica - ha detto il primo cittadino Leone di centrosinistra ma senza Pd in maggioranza - ha la sua autonomia, non posso emettere alcun tipo di ordinanza come mi è stato richiesto».
Il parroco Garbiglia è intervenuto nella discussione ma la sua frase invece di moderare i toni li ha accesi ancor di più: «Credo che la città abbia problemi più importanti rispetto al dilemma del presepe sì, presepe no».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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