Il tormentone dell'estate? Forse il brano «Sofia» di Alvaro Soler? Oppure «Vorrei ma non posto» di J-Ax&Fedez? Nient'affatto. I tormentoni dell'estate, almeno sul web, sono quelli riscritti di don Roberto Fiscer, viceparroco nella chiesa di San Martino d'Albaro di Genova, meglio conosciuto come «il prete dj». Il sacerdote, 38 anni, al Giubileo del 2000 si è innamorato delle «consolle alternative», ovvero gli altari, e da famoso Dj è diventato «disc-jockey di Dio»; ha deciso di riscrivere i brani più ascoltati dai giovani in chiave cattolica. E così, «Sofia» è diventata «Eucarestia» e «Andiamo a comandare» di Fabio Rovazzi si è trasformata in «Ci andiamo a confessare». Precedentemente, il prete dj aveva trasformato il tormentone «O Maria Salvator» in «O Gesù Salvator». «L'idea nasce per avvicinare la chiesa ai giovani e viceversa dice al Giornale don Roberto Fiscer . Gesù è più giovane e parla un linguaggio giovane. I giovani nella Chiesa devono anche divertirsi. La chiesa non deve dare in appalto a nessun altro quest'opera».
Dal sacerdote genovese, molto attivo anche sui social network, anche una stoccata verso le istituzioni. «Invitare a eventi cristiani star del mondo dello spettacolo, come musicisti o comici dice don Roberto - non credo sia una bella immagine e un bello spot per la chiesa. Abbiamo decine e decine di artisti cristiani di altissimo livello. Non abbiamo bisogno di nomi, noi abbiamo già il Nome che è sopra ogni altro nome, che è Gesù». Sul suo profilo Youtube, don Roberto ha incassato oltre 21mila visualizzazioni dal 31 gennaio 2012. Tra i suoi remake più famosi, troviamo il successone «Ymca» che è diventato «Prega» oppure il famosissimo brano di Jovanotti «Ragazzo fortunato» trasformato in «Ragazzo perdonato».
Il prete social ha dato vita a un progetto radiofonico importante. Si chiama «Radio Fra Le Note», che si può ascoltare sul digitale terrestre al canale 702 della Liguria e sul web all'indirizzo www.radiofralenote.it. «È una radio che propone musica, trasmette fede, valori, affronta i disagi dei ragazzi. È una nuova forma di oratorio», spiega don Roberto. Che ha portato le sue idee anche in due ospedali genovesi, il San Martino e il Gaslini. «Al San Martino portiamo dediche e una presenza costante a fianco degli ammalati del padiglione di ematologia. Al Gaslini, attraverso la musica, portiamo la Buona Novella della speranza».
Don Fiscer ha realizzato anche un musical/concerto che raccoglie tutti i brani riscritti intitolato «Guarda come vive un cristiano». E si è inventato anche l'album delle figurine dei santi, composto da 33 esemplari, da padre Pio a Madre Teresa di Calcutta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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